Palermo e la Santuzza, cos'è Rosalia400?

La Fondazione Sicilia ha inaugurato l’iniziativa a Palazzo Branciforte, sarà fruibile fino al 29 settembre

6 Aprile 2024

Un progetto in onore della Santuzza in occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della patrona di Palermo. La Fondazione Sicilia ha inaugurato “Rosalia400” a Palazzo Branciforte, che ospita l’iniziativa fino al 29 settembre.

Con la direzione artistica di Laura Barreca sono coinvolti artisti, scrittori, docenti, studenti nella realizzazione di progetti inediti per la valorizzazione di Palermo.  

I progetti in mostra

Il Carro, la Festa, la Santa è una mostra che ricostruisce la narrazione di una storia complessa legata non solo a Santa Rosalia, ma anche al Festino a lei dedicato, facendo luce non solo sulla tradizione religiosa e devozionale, ma sul contesto sociale, culturale, storico, antropologico che nel corso di quattro secoli hanno generato una profonda affezione popolare. Una tradizione che investe – a partire dalla seconda metà del Novecento – anche il contesto politico, quale cartina di tornasole della condizione della città e dei suoi abitanti. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di un comitato scientifico dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, composto dai professori Pietro Airoldi, Fausto Gristina, Fabrizio Lupo, Paola Nicita, Giovanni Zuccarello.

Il Festino di Santa Rosalia 2005 (Sandro Scalia)
Il Festino di Santa Rosalia 2005 (Sandro Scalia)

In mostra anche una selezione di fotografie dei festini di Letizia Battaglia, Fabio Lombardo, Melo Minnella, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, manifesti storici del festino, foto d’epoca, e ancora ricostruzioni sull’evoluzione del carro e sugli “apparati effimeri” della festa realizzati dagli allievi del corso di Progettazione degli allestimenti e dal corso di Design grafico. In mostra l’opera video “I Triunfi di Palermo” (2001) di Salvo Cuccia, realizzata con immagini girate a infrarosso dall’autore nelle notti dal 3 al 7 settembre 2001 durante la tradizionale acchianata al Montepellegrino, per il pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia. Il progetto di allestimento, che ricostruisce la storia del carro, del festino di Santa Rosalia e della devozione popolare entrando in dialogo con l’architettura dello spazio della Cavallerizza e guidando il visitatore in una narrazione complessa e suggestiva.

Calia e simenza (Melo Minnella)
Calia e simenza (Melo Minnella)

In mostra la maquette della “Parata Kounellis”, carro storico di Santa Rosalia, ideato nel 2007 dall’artista greco Jannis Kounellis, che scelse di rivestire la vela con pietre Swarovski, creato con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, sotto la guida di Fabrizio Lupo.

Viva Palermo è una installazione di Domenico Pellegrino, realizzata con la partecipazione degli studenti dell’istituto comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo. L’artista ha realizzato un’opera dedicata e ispirata alla figura di Santa Rosalia, all’interno della corte del Palazzo Branciforte, orchestrata come un racconto che esprime temi quali la rinascita e la resilienza, la resistenza e la devozione, con elementi presi in prestito dall’iconografia della città di Palermo, utilizzando la tradizionale tecnica delle luminarie. L’urlo è la parte salvifica, l’urlo di gioia di chi si salva dalla peste, l’urlo di chi segna un gol, l’urlo è felicità. Quindi per identificare questa rinascita, l’artista ha rappresentato il mercato siciliano in cui l’abbanniata è il tradizionale e gioioso richiamo popolare.

Palermo sospesa è un film di Costanza Quatriglio, Centro Sperimentale di Cinematografia-Sede Sicilia Sale dei 99. Film musicale in tre atti scritto e diretto da Costanza Quatriglio nel 2020, anno in cui Palermo è privata della consueta processione in onore di Santa Rosalia a causa delle regole di prevenzione da contagio da Coronavirus. Per onorare comunque la patrona della città in uno degli eventi più attesi dai palermitani, il film è realizzato dal Csc-Sede Sicilia su richiesta del Comune di Palermo, attraverso una formula di partecipazione gratuita che coinvolge anche diverse istituzioni e artisti. Distribuito in contemporanea su molti siti, su Tv2000 e su alcune emittenti regionali la sera del 14 luglio per il 396° Festino, è oggi pubblicato su Rai Play. Una narrazione poetica che affronta il tema della peste e della liberazione della città grazie proprio alla Santuzza.

Storia di Santa Rosalia, è un documento filmato dello spettacolo sulla storia della santuzza palermitana, ideato e realizzato da Mimmo Cuticchio e dall’associazione Figli d’arte Cuticchio, Monte dei pegni di Santa Rosalia.

Cuticchio ricostruisce e rimette in scena lo spettacolo sulla storia della vita di Santa Rosalia sull’antica sceneggiatura dell’opera del teatro dei pupi del padre Giacomo. Lo spettacolo, realizzato con 105 pupi e con le musiche tradizionali, è stato ripreso e montato da Roberto Salvaggio in un video che sarà esposto accanto ai teatrini con scene della vita della Santa Patrona di Palermo allestite al Monte dei pegni. Lo spettacolo del teatro dei pupi della Storia di Santa Rosalia verrà presentato al pubblico per tre volte nel corso del 2024 (12, 13 luglio, 4 settembre ore 18.30 presso il Teatro dei Pupi, via Bara all’OIivella, 95 – ingresso gratuito solo su prenotazione 091-323400 pupi@figlidartecuticchio.com fino ad esaurimento posti) con l’obiettivo di disseminare la storia della Santa, il culto e la devozione attraverso il linguaggio tradizionale del teatro dell’opera dei pupi. L’opera rimarrà nella collezione permanente della Fondazione Sicilia, alla quale è affidata la conservazione, valorizzazione e promozione della stessa collezione storica di pupi.

Nel progetto anche una installazione sonora con un racconto inedito scritto e narrato da Dacia Maraini, Monte dei pegni di Santa Rosalia. L’installazione è un racconto inedito e originale, scritto e narrato da Dacia Maraini. Si tratta di un’opera narrativa (audio-walk), sulla figura di Santa Rosalia che accoglie i visitatori in una coinvolgente esperienza d’ascolto all’interno del Monte dei pegni di Santa Rosalia, sollecitando una riflessione profonda sul rapporto con la recente pandemia e sull’attualità: una lettera sulla relazione con la natura e con gli esseri viventi, scritta da una delle protagoniste più sensibili della letteratura italiana contemporanea, in grado di unire la potenza della narrazione con l’atmosfera carica di suggestione del Monte dei pegni. Il testo è tradotto e narrato in inglese da Flora Pitrolo con il sound design di Robert Jack. All’interno dello spazio è esposta la scultura di Santa Rosalia (XVIII secolo) in alabastro, realizzata da Giacomo Tartaglia e custodita nella Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani.

E si rinnova anche la collaborazione tra la Fondazione Sicilia e il Circolo della vela Sicilia in occasione della partenza della regata “Palermo-Montecarlo” (20 agosto 2024). Per la manifestazione è stata realizzata una grande vela esposta nella corte del Palazzo, e un’altra vela con la grafica coordinata del progetto Rosalia400, sarà ricreata specificatamente per una barca che veleggerà lungo la costa di Mondello durante la partenza della storica regata.

L’Accademia di Belle Arti di Catania è stata coinvolta nell’ideazione dell’immagine grafica coordinata del progetto Rosalia400, opera di Federica Bistoletti, Martina Giustolisi, Margherita Malerba, con la supervisione di Gianni Latino, direttore dell’Accademia di Catania. Una grafica ricercata con il simbolo della rosa declinato in diverse forme geometriche, e di grande impatto visivo in cui il riferimento all’innovazione e alla tradizione trovano un raffinato equilibrio formale.

Nella Sala dei Bronzi, inoltre, è presente un approfondimento su Santa Rosalia nei primi anni del Ventesimo secolo tra architettura e scultura attraverso l’esposizione della statua in gesso della santa patrona di Palermo dello scultore Antonio Ugo per una scultura in bronzo della patrona di Palermo, collocata nella facciata della chiesa di via Marchese Ugo a Palermo, progettata da Ernesto Basile. Il pannello didattico è curato da Massimiliano Marafon Pecoraro, in collaborazione con l’Archivio Basile di Palermo.

Al primo piano del palazzo, nella sezione espositiva delle maioliche, è allestita inoltre una Boccia di spezieria con immagine di Santa Rosalia (1628) decorata sul recto con Santa Rosalia dentro un medaglione e nel verso con scudi e trofei. L’immagine di Santa Rosalia resa nell’atto di abbracciare il Crocifisso è una delle prime rappresentazioni iconografiche, testimonianza dell’immediata diffusione che ebbe il culto della giovane Eremita nella produzione artistica del XVII secolo.

La Fondazione Sicilia presenta il restauro del bassorilievo di Santa Rosalia posto al primo piano del Palazzo Branciforte, come testimonianza di un impegno costante della Fondazione nella cura e conservazione del proprio patrimonio.

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