L’inps ha dato il via ai pagamenti del bonus asilo nido. A comunicarlo è lo stesso ente di previdenza sociale con un avviso pubblicato sul proprio sito Internet. Anche se le prime domande pervenute sono già state messe in pagamento, c’è ancora tempo per presentare la propria. Inoltre, l’incentivo, che ormai dal 2017 è presente nella Legge di bilancio, quest’anno ha subito un incremento importante, passando da un massimo di 3mila euro a 3.600 euro annui, suddivisi per 11 mensilità.
Tuttavia, il massimo dell’incentivo prevede che si possiedano una serie di requisiti: la famiglia deve avere un figlio nato o adottato dopo il 1° gennaio, un altro figlio di non più di dieci anni e un Isee sotto i 40mila euro annui.
L’incremento nasce con l’obiettivo di incentivare le famiglie a usufruire degli asili nido, avvicinandole alla gratuità di tali strutture.
Bonus asilo nido, a chi spetta?
Il bonus asilo nido spetta a tutti, ma varia in base al reddito. Possono presentare la domanda le famiglie con figli nati dopo il 1° gennaio 2016, con figli di età inferiore ai 3 anni al momento della presentazione della domanda o se si hanno figli affetti da una grave patologia cronica. In quest’ultimo caso, si fa richiesta di assistenza domiciliare.
Possono fare domanda anche gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadini italiani, i titolari di Carta blu (“lavoratore altamente qualificato”), i lavoratori di Algeria, Marocco, Tunisia. E ancora, sono ammesse le richieste di lavoratori autonomi titolari di permesso, di chi ha un lavoro subordinato o stagionale almeno semestrale, assistenza minori, protezione speciale, casi speciali, purché residenti in Italia.
Come procedere per ottenerlo?
Innanzitutto occorre produrre l’Isee minorenni.
Step successivo è la presentazione della domanda all’Inps, corredata da tutta la documentazione relativa alle rette effettivamente pagate. Si va dalla ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale alla denominazione e partita Iva dell’asilo nido (pubblico o privato), al nome del minore e del genitore che sostiene la retta, gli estremi del pagamento e il mese di riferimento.
Nel caso in cui si abbiano più figli da iscrivere al nido, va presentata una domanda per ciascuno di loro. Se il bambino compie 3 anni nel corso dell’anno, l’Inps chiarisce che il bonus si può richiedere solo per le mensilità comprese tra gennaio e agosto 2024.
La presentazione della domanda si può effettuare solo in via telematica, accedendo al sito Inps con le proprie credenziali (SPID di livello 2 o superiore, Carta di Identità Elettronica (CIE) 3.0 o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In caso contrario, ci si può rivolgere gratuitamente ai patronati.
Si può inoltrare la domanda fino al 31 dicembre 2024.
L’Inps ha poi ampliato i tempi per allegare i documenti di spesa 2023 fino a luglio 2024.
Bonus asilo nido, quanto vale lo sconto?
Come anticipato, il bonus asilo nido 2024 vede un incremento per i nuovi nati/adottati nell’anno (dal 1° gennaio), per le famiglie con ISEE fino a 40mila euro e un altro figlio sotto i 10 anni. Rispetto alle soglie standard, dunque si arriva a 3.600 euro rispetto agli attuali 3mila.
In tutti gli altri casi, il peso del bonus varia a seconda dell’Isee. Lo sconto infatti sarà pari a 3mila euro all’anno per Isee fino a 25mila euro, per scendere ulteriormente a 2.500 euro quando l’indicatore si attesta tra i 25mila e i 40mila euro.
Se non si presenta l’ISEE o se è superiore ai 40mila euro o se si ha un unico figlio, si può ottenere solo l’importo minimo, pari a 1.500 euro all’anno.
Il contributo è suddiviso in 11 mensilità e va da un minimo di 136 ad un massimo di circa 272 euro. Inoltre, l’Inps lo eroga solo dal mese successivo a quello in cui si è fatto domanda.
Una volta inoltrata la richiesta, è anche possibile seguirne lo stato di lavorazione, accedendo ai servizi online Inps. I tempi di lavorazione sono di circa 30 giorni.