La grande viabilità in Sicilia? Un’eterna incompiuta. Le autostrade nell’Isola sembrano una conquista impossibile, tra cantieri infiniti e opere ancora ferme alla fase progettuale. In un momento in cui diventa sempre più concreta la realizzazione del Ponte sullo Stretto, abbiamo fatto un rapido giro tra le autostrade dell’Isola, per capire a che punto siamo.
Autostrada Siracusa-Gela (A 18), la grande incompiuta
Ci sono voluti circa cinquant’anni, ma l’autostrada Siracusa-Gela comunque non è ancora completata. L’ultimo tratto, inaugurato a dicembre scorso, consente infatti di arrivare a Modica, mentre mancano ancora oltre settanta chilometri per arrivare a Gela.
In fase progettuale – parliamo sempre di quarant’anni fa – era previsto di unire la Messina-Catania e la Siracusa-Gela in un unico asse autostradale che collegasse Messina a Gela. Di qui la sua denominazione – A 18 – rimasta identica a quella dell’altra autostrada con cui di fatto non sarà mai collegata. Gestita dal Consorzio per le autostrade siciliane, nonostante abbia tutti gli svincoli con caselli per il pedaggio, ad oggi resta ad uso gratuito.
A 18, pronti per il nuovo tratto, ma i fondi non bastano più
Dopo l’inaugurazione del tratto autostradale lungo 12 chilometri che da Ispica/Pozzallo arriva allo svincolo di Modica – opera costata 230 milioni di euro – la Regione e il Cas hanno annunciato la prossima tappa, il lotto 9.
Tuttavia, per questo nuovo tratto lungo 11 chilometri i fondi già stanziati, pari a 350 milioni di euro, non bastano più. Il progetto risale al 2012 e da allora il costo dei materiali è aumentato, comportando così un incremento dei costi di 150 milioni di euro. La Regione e il Cas devono ancora reperirli, ma tranquillizzano imprese e sindaci sulla prossima realizzazione dell’impresa.
Fermi invece ancora allo stato progettuale i restanti lotti che coprendo altri sessanta chilometri, consentirebbero di arrivare a Gela.
Autostrade siciliane: Palermo-Catania (A19), cantieri senza sosta
L’autostrada che collega le due principali città siciliane è un cantiere sempre aperto, tra demolizioni, ricostruzioni e manutenzioni straordinarie. La chiusura di alcuni tratti – come quello dello svincolo per Termini Imerese e per Enna per otto mesi – contribuiscono ad allungarne i tempi di percorrenza, creando un forte disagio negli automobilisti.
Autostrade siciliane: Messina-Palermo (A20), un viaggio tra i cantieri
Lunga oltre 180 chilometri, l’autostrada Messina-Palermo in realtà al capoluogo della regione non ci arriva affatto. L’A20, autostrada con pedaggio interamente gestita dal Consorzio per le autostrade siciliane, infatti arriva solo fino a Termini Imerese. Da lì in poi, per raggiungere Palermo, occorre percorrere gratuitamente la A19.
Inoltre, dal mese di febbraio, costa il 2,3% in più agli automobilisti che si vedono costretti a rallentamenti e deviazioni ripetute. Venti attualmente i cantieri aperti e fino a dicembre sono previsti lavori di vario genere, tra manutenzione ordinaria e correttiva, con conseguente chiusura di carreggiate, svincoli e pertinenze.
Autostrada A20 e il viadotto mai completato
Nel suo ripetuto susseguirsi di gallerie e viadotti, l’A20 vede un’opera strategica come il viadotto Ritiro ancora incompleta. Sono ormai 12 anni che se ne attende la consegna, per dei lavori di adeguamento sismico che ancora non trovano una soluzione definitiva. Una querelle politica e burocratica che continua a trascinarsi e che resta stagnante tra questioni ancora aperte tra il Cas e l’impresa incaricata della realizzazione dei lavori, la Toto Costruzioni.