Sicurezza sul lavoro che situazione c'è in Sicilia?

Quante vittime e quanti infortuni nel 2023? Allarme per i dati 2023 nell’Isola, protesta dei metalmeccanici

20 Febbraio 2024

I luoghi di lavoro sono sicuri? I fatti di Firenze hanno acceso ancora una volta i riflettori sul tema. I dati in Sicilia non sono affatto rassicuranti, se si considera che l’Isola è sul podio in Italia per incidenti mortali, terza dopo Abruzzo e Friuli Venezia Giulia.

A fotografare questa drammatica situazione è l’Inail che mostra come in un paese in cui si registra una lieve crescita occupazionale, diminuiscono sensibilmente le denunce di infortuni sul lavoro. In particolare in Sicilia si è passati da oltre 30mila denunce nel 2022 a quasi 26mila nel 2023.

Sicurezza sul lavoro, i dati in Sicilia

Ricapitoliamo: crescono i morti sul lavoro e diminuiscono le denunce di infortuni, in un contesto generale che vede l’occupazione in lieve crescita. E in Sicilia?

Sempre secondo i dati, Catania è prima nell’Isola con 7mila casi di infortuni. Seguono Palermo, Messina e Ragusa. Tra i settori più pericolosi quello dell’industria e dei cantieri, per un trend negativo che si registra da mesi.

E per quanto riguarda le morti sul lavoro, i dati parlano di una media nazionale di 3 decessi al giorno.

I cosiddetti “infortuni mortali”, come vengono definiti dall’Inail, si verificano per lo più nei cantieri e nelle fabbriche. E in Sicilia non c’è provincia che non sia toccata dal fenomeno. Su un totale di 53 casi, 16 sono avvenuti nel Palermitano, 14 nel Catanese, 12 nel Messinese, 9 nel Siracusano. Altro dato significativo è che la mancanza di personale rende i controlli del tutto saltuari.

Infortuni a qualsiasi età

Gli infortuni sul lavoro purtroppo non hanno limiti di età. Si contano oltre 2mila infortunati tra i giovanissimi (sotto i 14 anni), oltre un migliaio tra i 15 e i 19 anni, per poi saltare alle generazioni più anziane con oltre 600 casi di infortuni di ultrasessantacinquenni.    

Anche la Sicilia fa sentire il proprio dissenso. Indetto per il 21 febbraio uno sciopero dei metalmeccanici in tutta l’Isola per dire basta alle morti sul lavoro. La protesta organizzata da Fiom Cgil e Uilm interessa aziende come la Fincantieri, Sirti, Leonardo (Palermo), Stmicroelectonics (Catania), le acciaierie e i Cantieri Navali a Messina, l’indotto del petrolchimico di Gela.

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