La crisi del Catania è finita? Nella gara più difficile, contro la capolista Juve Stabia, i rossazzurri sono riusciti a interrompere il digiuno di vittorie che durava da metà gennaio. Una prestazione di livello, intensità e un calcio gradevole per i ragazzi di Lucarelli. Un 2-0 che può significare ossigeno per la classifica e chissà rilancio in vista del finale di stagione.
La stella del match del “Massimino”, bolgia infernale con una Nord stracolma e dodicesimo uomo in campo, si chiama Alessio Castellini.
Classe 2003, soli 20 anni e fascia di capitano al braccio. S^, capitano, leader e colonna portante del team rossazzurro. Avete presente il detto “gioca come se fosse un veterano”? Bene, rappresenta la personificazione del biondino esploso nel settore giovanile del Brescia e già protagonista della promozione dalla D dello scorso anno. Centrale difensivo, terzino sinistro o destro, tira anche le punizioni grazie a due piedi davvero niente male.
La sua è stata una doppietta magica: prima l’inzuccata di testa a non lasciare scampo al portiere gialloblù, poi lo slalom alla Alberto Tomba dei tempi d’oro per chiudere i giochi e regalare 3 punti vitali. Castellini è l’anima del Catania. Numero 27 sulle spalle, proprio come chi bandiera e capitano dell’Elefante lo è stato per anni: Marco Biagianti. No, non può essere un caso.
Lui, tra l’altro, talento purissimo destinato alla Serie A a stretto giro di posta. D’altronde non potrebbe essere altrimenti per il nipote d’arte: già, pensate che lo zio Paolo ha raccolto oltre 100 presenze nella massima categoria, indossando maglie gloriose come quella del Torino e della Roma.
Il futuro è dalla parte di Alessio Castellini, il salvatore di un Catania che, adesso, può tornare a guardare con un po’ più di ottimismo alla fase finale della stagione.