Contro la politica e contro i sindacati. La prima perché “è quella che ha rovinato l’agricoltura, le imprese e le famiglie”, i secondi perché “non rappresentano nessuno”. Scende di nuovo in strada il popolo dei trattori, agricoltori e non solo, con oltre cento mezzi pesanti che hanno scelto di presidiare la Palermo-Agrigento all’altezza dello svincolo di Bolognetta.
Si tratta della seconda fase della protesta, quella che punta ad azioni ancora più d’impatto e che promette di arrivare fino a Palermo per fare sentire la propria voce davanti ai palazzi del potere. “Gli agricoltori chiedono il rispetto della propria categoria e di fare mangiare le famiglie con prodotti sani. Non ci schioderemo dalle strade se prima non avremo delle risposte”. Parola di Franco Calderone, uno degli organizzatori del Palermitano, presente in strada con i suoi colleghi agricoltori, ma non solo.
“Essere presi in giro non è più consentito – continua – La politica deve tenerne conto e che nessun politico pensi anche lontanamente di cavalcare l’onda, perché l’onda lo travolgerà e lo farà annegare”. Poi l’appello ai cittadini: “Aiutateci, lo stiamo facendo per tutti”.
