La Sicilia a Sanremo? Non sarà rappresentata solo da Teresa Mannino, da Fiorello o dallo stesso Amadeus che ha l’Isola nel sangue. In gara all’Artiston ci saranno l’agrigentino Piero Barone e il marsalese Ignazio Boschetto, de Il Volo, e il duo de La Rappresentante di Lista composto da Veronica Lucchesi e dal palermitano Dario Mangiaracina che affiancheranno Annalisa in “Sweet Dreams” degli Eurythmics. A Sanremo ci sarà anche Pippo Balistreri di Aspra, borgata a due passi da Bagheria, direttore del palco all’Ariston da 41 anni.
Ma non è tutto. La Sicilia a Sanremo sarà anche nelle origini di Dargen D’Amico, rapper e produttore milanese con genitori di Filicudi, e nei suoi versi. Il suo brano, infatti, “Onda Alta”, affronta il tema dell’immigrazione, uno dei pochi in gara a Sanremo ad affrontare esplicitamente un tema sociale e politico rilevante. “Il nomadismo è un tema che mi appartiene. Quello familiare, perché ho genitori originari della Sicilia, e quello che coinvolge gli altri. Perché tutti facciamo fatica a capire quale sia casa nostra. Nel 2023 gli arrivi dei migranti hanno superato 150mila unità. L’emigrazione è parte imprescindibile dell’esistenza. Nessuno geneticamente è nato qui”.
L’artista canta “siamo più dei salvagenti sulla barca/sta arrivando sta arrivando l’onda alta/non ci resta che pregare finché passa”. Ma il suo è un progetto complesso, che andrà oltre il festival. In piazza Muccioli 16 a Sanremo c’è infatti “Edicola Dargen”, un punto dove poter dialogare e scambiare informazioni, emozioni e vissuti.
Ogni giorno a partire dalle 18,30 sono in programma talk insieme a Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon, progetto di ricerca e divulgazione culturale e filosofica. In quello spazio si alterneranno esponenti del mondo dell’informazione e rappresentanti di organizzazioni umanitarie come Cecilia Strada di ResQ Onlus e Alessandro Porro, soccorritore di SOS Mediterranee.