Champions League? Europa League? Mondiale? No, Sant’Agata Cup. Per espressa volontà del sindaco Enrico Trantino e della sua giunta, in occasione delle festa della Santa Patrona di Catania, si è deciso di dare ampio spazio allo sport. Nuoto, calcio, canoa polo, podismo ma anche attività un po’ più particolari e sofisticate come… il tiro a segno.
Al poligono di tiro Raffaello Mininni a San Giuseppe La Rena, decine su decine di concorrenti si sono sfidati con l’obiettivo di centrare il bersaglio. Dalla categoria ad aria compressa al lento mirato, con distanze tra i 10 e i 15 metri, donne, uomini e persino bambini – bravissimi – hanno gareggiato per conquistare la coppa dedicata a “Sant’Aituzza”.
Tensione, concentrazione quasi mistica, adrenalina a colpi di carabina e non solo. Il tutto all’interno di una struttura decorata anche con dei murales di Lupin particolarmente “fighi”. Per vincitori e coppe se ne parlerà all’Ottava. Oltre alla fede e alla sacralità, intanto però la Festa di Sant’Agata si colora anche di sport. Dando spazio a discipline meno note al grande pubblico, ma avvincenti e meritevoli di attenzione come il tiro a segno.