Lo sapete che il ponte che dovrebbe sorgere sullo Stretto vanta già una storia lunga cinquant’anni? Mezzo secolo di studi, analisi, approvazioni e annullamenti, fino alla messa in liquidazione della società che se ne doveva occupare, la Stretto di Messina Spa. Sì, la stessa società che oggi è incaricata di dare l’approvazione sul progetto definitivo.
Annunciato a giugno scorso, il cronoprogramma del progetto finora è stato rispettato. Il consorzio Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild, ha infatti consegnato nei tempi previsti la documentazione di aggiornamento del progetto definitivo alla società Stretto di Messina. Durante un convegno, lo scorso 10 gennaio, l’ad della società che ha sede a Roma ha affermato che “l’obiettivo è di realizzare il ponte sullo Stretto nei tempi previsti dalla legge” e che a febbraio porterà in approvazione del consiglio di amministrazione della Stretto di Messina la relazione del progettista che aggiorna il progetto definitivo.
Un progetto lungo oltre mezzo secolo
Quando vediamo qualcosa che rispetta i tempi ci allarmiamo. Specie se si tratta di infrastrutture. Se poi si tratta del ponte di Messina, lo scetticismo diventa incredulità. Forse perché l’abitudine ci ha portati a credere che la normalità siano i lavori infiniti. O forse perché se ne parla da troppo tempo. Così quando Matteo Salvini ha annunciato a gran voce che i lavori del Ponte inizieranno la prossima estate, ribadendo il concetto in più occasioni, ci siamo chiesti: sarà vero? Ecco cosa sappiamo.
Il progetto del 2011, revisionato e corretto
L’idea del ponte di Messina risale a oltre cinquant’anni fa, quando nel 1968 con la legge 384, viene affidato ad Anas, alle Ferrovie dello Stato e al Consiglio nazionale delle ricerche il compito di valutare se sia tecnicamente fattibile.
Si arriva però agli anni Novanta per vedere il primo progetto che, tra rinvii, modifiche e dibattiti, vede una luce nuova nel 2011.
È proprio il progetto di 13 anni fa quello che oggi viene riproposto come definitivo. Attualmente è al vaglio del Comitato tecnico-scientifico nominato dal Ministero dell’Interno.
“Il progetto è sì quello del 2011, ma nel rispetto del decreto 35 (Decreto Legge n.35 del 31 marzo 2023) la società lo ha revisionato e aggiornato. Abbiamo seguito una serie di nuovi parametri, come ad esempio i materiali da utilizzare, il monitoraggio ambientale, nonché l’aggiornamento di tutta la parte tecnica” – ci spiegano dalla Stretto di Messina Spa.
Qual è lo step successivo del Ponte sullo Stretto?
Una volta approvato il progetto definitivo – ci spiegano dal Gruppo Webuild – sarà redatto il progetto esecutivo che darà l’avvio ai lavori a giugno 2024. Tutto nel rispetto dei tempi previsti, come ribadito da Matteo Salvini ad Agorà, su Rai3.
“Il ponte non serve a Salvini – ha proseguito il vicepremier – ma garantisce unità all’Italia, lavoro a decine di migliaia di persone e continuità territoriale tra siciliani e calabresi. È un ponte tra Palermo, Roma, Milano e Berlino. Si fa perché serve, i ponti servono. Ma in Italia si riesce a fare ideologia sui ponti, sulle gallerie, sulle ferrovie. È un ponte sovranista? No, è un ponte tra centinaia di migliaia di persone”.