Come avreste reagito voi se d’un tratto vi foste trovati per terra con una gamba a brandelli e il sogno di una carriera nel mondo dello spettacolo infranto? Impossibile immaginarlo. Ma sappiamo che Angela trovò la forza di reagire subito e di non arrendersi. Ce lo ha raccontato lei. “Quel giorno ho pensato: la mia carriera è finita, ma non può finire la mia vita”.
L’allora ventiquattrenne trapanese Angela Grignano riuscì a sopravvivere all’esplosione di una panetteria a Parigi che, poco più di 5 anni fa, uccise quattro persone e ne ferì gravemente molte altre, tra cui lei.
Sognava di entrare nel corpo di ballo di Disneyland Paris. E con questa ambizione aveva lasciato Xitta, agglomerato di case a 3 km da Trapani. “Un mese dopo il mio arrivo a Parigi, un’esplosione mi travolge, mi colpisce e manda in frantumi i miei sogni, portandosi via metà della mia gamba sinistra – racconta a distanza di 5 anni da quel maledetto giorno -. Sdraiata per terra in mezzo all’inferno mi sono detta: Angela, hai 24 anni, la tua famiglia ti aspetta. Hai ancora tanto da fare anche se forse perderai una parte della tua gamba. Ma tieni duro, resta viva, torna a casa”.
Oggi Angela Grignano è una donna piena di forza e di umanità. Ci ha raccontato che in questi ultimi 5 anni, per ricostruire la sua gamba (che lei chiama “gambetta”) sono stati necessari otto interventi e tanti viaggi. “E ancora non abbiamo finito”, dice allargando le braccia. Nel frattempo è tornata a vivere nella sua Sicilia, continuando a lottare e a dare coraggio a chi è in difficoltà. Lo scorso anno è anche entrata in consiglio comunale a Trapani. “Chi se lo aspettava!”, sorride.
“A volte ci prefissiamo degli obiettivi ma non ci crediamo abbastanza o ci lasciamo trascinare dai pensieri negativi – commenta -. Dopo l’esplosione avevo voglia di farcela, ce l’ho ancora oggi. Non mi sono mai fatta travolgere dai limiti, perché i limiti sono solo dei capricci mentali. Niente è impossibile”.
Nessun risarcimento dopo la tragedia di Parigi
Circa cinquecento persone sono rimaste coinvolte in qualche modo nell’esplosione di Parigi. Oltre alle vittime e ai feriti, c’è anche chi ha perso la casa e il lavoro. Nessuno però è stato mai risarcito, nessuno conosce la verità sulle cause di quella tragedia. L’incidente, come la stessa Angela ha raccontato più volte, è stato quotato quasi 420 milioni di euro, ma ad oggi non è stato erogato un solo centesimo. Di chi è la colpa, chi pagherà per quello che è successo? E mentre c’è chi attende che sia fatta giustizia, si continua ad assistere al rimpallo di responsabilità tra il Comune di Parigi, l’azienda del gas e quella che si occupa della manutenzione.
La forza di Angela
Nonostante il mancato risarcimento, Angela sa di essere più ricca. Sembra un paradosso ma ascoltando le sue parole si capisce subito il messaggio che vuole lanciare a tutti noi. Noi che spesso ci lamentiamo di piccole cose, che non siamo felici quando forse dovremmo esserlo. “Oggi mi sento fortunata perché ho capito di avere una grande forza dentro di me – dice -. E sono certa che tutti noi l’abbiamo. Sono fortunata perché nonostante abbia visto svanire persone che quel giorno erano accanto a me, oggi sono più forte e ricca d’animo. Ho imparato che quando la vita ci pone davanti sfide difficili non possiamo scansarle, ma possiamo scegliere come affrontarle. Il segreto è la testa, rimanere positivi e non arrendersi mai”.