Quanto piace Palermo ai nomadi digitali?

di Roberto Zibibbo Raffa

Una ricerca la pone al primo posto in Italia e al 22° nel mondo. Ma c’è il rovescio della medaglia: lo spopolamento

5 Febbraio 2025

Palermo conquista la ventiduesima posizione nella classifica mondiale delle mete preferite dai nomadi digitali, secondo l’Executive Nomad Index 2024. La ricerca di Savills rivela che l’Isola, unica città italiana in graduatoria oltre la Toscana al 24° posto, compete con hub internazionali come Dubai, Miami e Lisbona. Dal 2016 a oggi, i trasferimenti di lavoratori da remoto sono cresciuti del 500%, trainati da affitti fino al 70% più economici rispetto a Firenze. Un successo che trasforma Palermo in un punto di riferimento per chi cerca sole, cultura e connettività a basso costo.

Tuttavia, il boom nasconde un altro volto della medaglia. I dati Istat mostrano un calo demografico preoccupante: la popolazione è passata da 678.492 abitanti nel 2013 a 630.427 nel 2023, mentre l’emigrazione verso l’estero è salita da 782 a 1.109 persone nello stesso periodo. Giovani e professionisti lasciano la città per mancanza di opportunità, creando un paradosso: Palermo attira nomadi globali ma fatica a trattenere i suoi cittadini.

Il contrasto tra crescita turistica e declino residente solleva interrogativi sul futuro. Se da un lato l’arrivo di digital worker stimola economia e internazionalizzazione, dall’altro servono politiche per invertire lo spopolamento. La sfida per Palermo è trasformare la visibilità ottenuta in un motore di sviluppo inclusivo, capace di unire innovazione e radici locali.

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