Tre opere che forse non conosci, ma che non puoi perderti al museo regionale di Palazzo Abatellis. Perché sì, va bene il Trionfo della morte, protagonista in questi giorni della mostra Attraversamenti, va benissimo l’Annunciata, ma c’è anche tanto altro.
Partiamo con la scultura e con lui, il ritratto di giovinetto di Antonello Gagini. In realtà si pensava fosse San Vito, ma non ci sono prove che lo dimostrino, quello che però quest’opera di fine Quattrocento ci fa capire è come mai la straordinaria eleganza che Antonello Gagini riusciva a tirare fuori dal marmo abbia fatto scuola. E questa è oltretutto un’opera giovanile.
Saliamo al piano superiore e troviamo nientemeno che un’opera di Agnolo di Cosimo, meglio noto come il Bronzino. Pittore fiorentino della corte di Cosimo De Medici, uno dei pezzi da Novanta del Manierismo. Si tratta della Madonna con bambino e san Giovannino. Come mai si trova a Palermo? Era custodito in una villa a Taormina dalla famiglia Daneu, i cui discendenti lo donarono poi al museo.
Infine il mio preferito, il Trittico Malvagna. Trittico del primo ventennio del 1500 di Jan Gossaert, conosciuto come Mabuse, pittore fiammingo straordinario, “Il solo Mabuse possedeva il segreto di render vive le sue figure” scriveva Honore de Balzac in un suo racconto. E questo trittico minuto e pieno di personaggi, e di dettagli fantastici, ritrovatosi chissà come nel piccolo paese di Malvagna, in provincia di Messina, ne è una prova eccezionale.