Bronchiolite, cos'è e come proteggere i bambini?

Dopo un tira e molla il ministero della Salute ha assicurato che il vaccino gratuito sarà somministrato in tutta Italia

16 Ottobre 2024

Il 18 settembre, il ministero della Salute ha diffuso una circolare che ha inizialmente escluso alcune regioni dalla somministrazione gratuita del vaccino anti-bronchiolite. La decisione riguardava il Nirsevimab, un anticorpo monoclonale capace di prevenire fino al 90% delle ospedalizzazioni causate dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), responsabile di bronchioliti soprattutto nei neonati.

La circolare era indirizzata alle regioni in piano di rientro dal disavanzo sanitario, ovvero: Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Questo aveva sollevato aspre critiche da parte delle forze di opposizione, che avevano accusato il governo di discriminazione, evidenziando che a subire le conseguenze sarebbero stati principalmente i bambini delle regioni coinvolte.

In seguito alle polemiche, il ministero ha fatto marcia indietro, annunciando che il vaccino anti-bronchiolite sarà somministrato gratuitamente in tutta Italia. Grazie a un accordo con l’Aifa, il farmaco sarà disponibile in tutte le regioni, coperto dal Servizio Sanitario Nazionale.

Cosa si rischia con il Virus Respiratorio Sinciziale? Colpisce prevalentemente i neonati nei primi sei mesi di vita e può evolvere in forme gravi di bronchiolite, una malattia da non sottovalutare.

Per saperne di più sull’importanza di proteggere i più piccoli dal virus, abbiamo parlato con la farmacista Silvia Belmonte, che ci ha fornito ulteriori dettagli su come il Nirsevimab possa prevenire gravi complicazioni respiratorie.

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