La riforma degli enti locali all’Ars fa discutere soprattutto per la parità di genere nelle giunte regionali. In Sicilia la quota attualmente prevista dal disegno di legge è al 20%, nettamente inferiore a quel 40 per cento previsto nel resto d’Italia.
La polemica cresce ora dopo ora. E adesso venti donne, rappresentanti istituzionali di partiti sia del centrodestra che del centrosinistra, hanno lanciato un appello bipartisan affinché nelle giunte comunali della Sicilia sia garantita una “presenza di genere, con un minimo fissato almeno al 40 per cento.”
Lo hanno sottoscritto deputate regionali e consigliere comunali di diverse forze politiche nazionali e civiche, che invitano ad una mobilitazione che unisca uomini e donne per quella che definiscono “una battaglia di civiltà che riguarda tutti e tutte”.
L’appuntamento è stato fissato per il 15 ottobre alle 12 davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars, nel giorno in cui l’aula tornerà a discutere la proposta di legge sugli enti locali.
Per quella occasione, le donne firmatarie dell’appello chiedono che le votazioni siano palesi e nominali perché “ciascuno mostri chiaramente la propria scelta senza nascondersi dietro il voto segreto”.