A una settimana dalla caduta della cenere vulcanica che ha letteralmente cosparso la città, a Catania e provincia si fanno ancora i conti con case e strade ricoperte di terra. È stato infatti stimato che dalla colonna di fumo di 4,5 km di lunghezza dell’Etna di giovedì scorso siano cadute circa 17mila tonnellate di cenere. Numeri da record anche per un vulcano molto attivo come quello etneo.
E nonostante i cittadini catanesi siano comunque abituati ad eruzioni e addirittura parossismi lavici ben più violenti, questa volta a situazione è parecchio complicata. Ripulire la città, soprattutto in alcune zone e nelle vie terziarie, sta infatti risultando davvero difficile.
A tal proposito, il Comune ha predisposto due specifici centri di raccolta presso le isole ecologiche di viale Tirreno a Trappeto Nord e di via Gianni a Picanello per permettere a tutti di liberarsi dagli accumuli di cenere raccolti nelle case o in prossimità delle stesse, precisando che “da venerdì sono all’opera le spazzatrici e gli operatori manuali per eliminare la cenere vulcanica da strade e marciapiedi. Il lavoro verrà completato entro lunedì, ristabilendo gradualmente anche le condizioni di sicurezza alla viabilità”.
Dopo la chiusura degli scorsi giorni, è infine arrivata una nuova comunicazione dall’aereoporto di Catania su possibili ritardi e cancellazioni dei voli: “Comunichiamo ai passeggeri che, in seguito all’attività eruttiva notturna dell’Etna, l’Unità di crisi ha disposto la revoca di tutte le prescrizioni e il ripristino di tutti i servizi e dei regolari collegamenti aerei. Tuttavia, nella giornata di oggi potrebbero verificarsi possibili ritardi e cancellazioni per effetto delle restrizioni applicate nelle prime ore della mattina. I passeggeri sono quindi pregati di contattare direttamente le compagnie aeree per verificare lo stato del proprio volo”.
