Toto-assessori quali i nomi di Schifani per il rimpasto di giunta

Non una rivoluzione ma solo dei piccoli cambiamenti tra gli assessori. Ecco chi sarà confermato e chi invece rischia di perdere la poltrona

9 Luglio 2024

La sbornia per le elezioni europee è finita, praticamente l’hangover più lungo della storia, l’Assemblea torna a riunirsi, ma gli occhi sono tutti puntati sull’altro palazzo, quello del governo regionale, con Renato Schifani alle prese con il rimpasto di giunta.

Un rimpasto che lascerà un po’ deluso chi si aspettava una rivoluzione, un cambiamento radicale dopo che il voto ha ridisegnato gli equilibri all’interno della coalizione del centrodestra. E no, non sarà proprio così. Di certo c’è da sostituire Marco Falcone, assessore all’Economia eletto a Bruxelles e questo è forse il nodo più difficile da sciogliere. Si pensa a un tecnico, che verosimilmente però non dovrà essere Gaetano Armao, che non gode del favore di tutta la coalizione. Il sogno proibito sarebbe Maurizio Graffeo, ex presidente della corte dei Conti, ma la strada è difficile da percorrere e forse si guarderà verso una soluzione interna. 

Dovrebbe restare al suo posto Edy Tamajo, che dopo aver rinunciato al seggio europeo pareva avviato verso l’assessorato alla Salute, che con buone probabilità rimarrà nelle mani di Giovanna Volo. Rimangono anche i due assessori in quota Democrazia cristiana, certo, Cuffaro ne avrebbe voluto un altro, magari per Ignazio Abbate, ma dovrà accontentarsi. In Fratelli d’Italia invece si cerca un posto per Giusy Savarino, reduce da un buon risultato alle Europee, che dovrebbe andare a prendere il posto di Elena Pagana all’Ambiente, mentre se Elvira Amata e Alessandro Aricò possono dirsi sicuri della riconferma, Francesco Scarpinato, assessore ai Beni culturali, è insediato da Massimiliano Giammusso, primo dei non eletti alle Europee per Fratelli d’Italia e spinto dall’ex sindaco di Catania Salvo Pogliese

Il tutto in attesa di sapere se Luca Sammartino potrà tornare al suo posto all’Agricoltura o il tribunale confermerà l’interdizione dai pubblici uffici. Schifani ci spera, ma intanto si muove per un piano B. Nella speranza che lo scacchiere sia completo in tempi ragionevoli e che si torni a parlare di decreti e riforme.