Un luogo simbolico oltraggiato. Non sono trascorsi nemmeno 20 giorni dal raid vandalico in piazzetta Beato Padre Pino Puglisi a Palermo ed è successo ancora.
Il bilancio? Due lampioncini distrutti, quattro foto che ritraggono la visita di Papa Francesco a Casa Puglisi danneggiate, lo sportello della struttura delle telecamere divelto. La piazzetta, come racconta la nostra fotogallery, è in condizioni di degrado.
“Il 24 aprile l’ultimo atto di sfregio alla memoria del Beato Giuseppe Puglisi – dice Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro -. Non curanti delle indagini in corso, incivili, vandali ritornano all’attacco della piazzetta che porta il nome del prete martire palermitano. Continuano ad accanirsi contro questo luogo sacro, dove avvenne il martirio del parroco di Brancaccio, così come si accanì la mafia sul suo corpo inerme mandando quattro killer per ucciderlo la sera del 15 settembre del 1993″.
Artale, oltre a manifestare la sua rabbia nei confronti dei vandali e degli incivili che sporcano la piazza, chiede più attenzione anche all’amministrazione comunale. “Da più di 25 anni chiedo alle varie amministrazioni che si sono susseguite di stanziare un operatore ecologico e un giardiniere per la cura della piazzetta, che purtroppo ha solo la mia voce e quella dei volontari del Centro di accoglienza Padre Nostro fondato dal beato Giuseppe Puglisi per gridare lo sdegno e l’abbominio che si consuma in questo luogo”.