Quale futuro per le concessioni balneari in Italia? Con l’estate alle porte si torna a parlare della direttiva Bolkestein, che per capirci ha l’obiettivo di promuovere la parità di professionisti e imprese nell’accesso ai mercati dell’Unione europea.
Secondo la direttiva, ad esempio, concessioni e servizi pubblici possono essere affidati a privati solo con gare pubbliche aperte a tutti gli operatori presenti in Europa. In Italia se ne parla quasi sempre in relazione alle concessioni balneari, stabilendo che al momento della scadenza della concessione, il bene deve essere messo a gara e riassegnato.
I titolari delle concessioni hanno quindi sempre fatto pressione perché non accadesse e questo per diversi motivi. E tra le loro ragioni c’è il dato che riguarda lo spazio di spiagge e coste assegnate in Italia che non andrebbe oltre il 45%, lasciando un restante 55% libero. In Sicilia circa il 40% delle spiagge sono sotto concessioni, con un restante 60% di costa libera. Sul caso abbiamo sentito Alessandro Cilano, gestore dell’Ombelico del mondo a Mondello.