Avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto entro l’estate? Quella che sembrava una certezza si infrange su una serie di intoppi che di fatto causeranno i primi ritardi nella tabella di marcia.
La novità sui tempi dell’opera arrivano dallo stesso amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci in un’intervista a Rai Radio1. “Il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina arriverà entro fine anno”.
Che è successo? In sostanza, l’ultimo ok dovrebbe arrivare dopo novembre quando è attesa l’approvazione del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. In mezzo, però, dovrà arrivare l’ultima valutazione di impatto ambientale, dopo che la Società Stretto di Messina risponderà alle oltre 200 integrazioni richieste dal ministero dell’Ambiente.
La scadenza per farlo, ovvero il 13 maggio, molto probabilmente non sarà rispettata e quasi certamente sarà chiesta una proroga come lo stesso Ciucci ha sottolineato. “La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga – spiega l’amministratore delegato – Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte dal Mase”.
In tanto, sul ponte è scoppiata negli ultimi giorni una nuova polemica legata all’altezza dell’opera che, come hanno sostenuto Franco Munari, ordinario di Diritto dell’Unione europea all’Università di Genova e partner della “Deloitte Legal” sul Sole 24 ore e il presidente di Federlogistica Luigi Merlo su Repubblica, impedirebbe il passaggio ad alcune navi che transitano sullo Stretto.
Pietro Ciucci, però, interpellato dall’Ansa, ha replicato: “Il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario. Questi parametri sono in linea con i ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali, in coerenza con le procedure stabilite dalle norme Imo (International Maritime Organization)”