Terremoti rischio tsunami in Sicilia?

La terra che trema ai Campi Flegrei fa crescere il timore delle onde anomale lungo le coste tirreniche

18 Marzo 2025

Negli ultimi mesi la zona dei Campi Flegrei in Campania è osservata speciale per l’attività bradisismica in atto. Il 13 marzo una scossa del 4.4 nel cuore della notte ha svegliato migliaia di persone, provocando danni fortunatamente contenuti. La memoria è tornata alla frase del responsabile della protezione civile Fabio Ciciliano aveva pronunciato appena un mese prima: “Che vuol dire se arriva una scossa di quinto grado cosa fate? Con una scossa di quinto grado cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”. 

Ai Campi Flegrei il rischio è duplice: le scosse e l’attività vulcanica che si estende anche in mare, nel golfo di Pozzuoli. Ed è dal mare che l’attività potrebbe portare alcuni rischi contenuti anche sulle coste siciliane. Lo scenario è quello di un mini tsunami. “In caso di attività subacquea – spiega Alessandro Bonforte, ricercatore dell’Ingv di Catania – tutte le coste del bacino tirrenico possono essere investite da un’onda anomala, come successo per lo Stromboli nel 2002, quando una frana arrivò in mare provocando un’onda che giunse fino a Milazzo, un mini tsunami. Niente a che vedere con quelli oceanici, come accadde a Sumatra. In quei casi parliamo di dislocazioni del fondo marino su aree vastissime, con una colonna di acqua di tremila metri. Un’eruzione nel golfo di Pozzuoli non è certamente la stessa cosa”.

Nel mar Tirreno, tra le isole Eolie e la Campania, c’è anche un altro fenomeno monitorato attentamente: i sea mount, vulcani sottomarini. “Ce ne sono diversi – spiega Bonforte – che si sviluppano sui fondali del Tirreno”. Il Marsili è probabilmente il più noto ed è certamente il più grande. “Più o meno ha le dimensioni  dell’Etna ma si trova molto in profondità”. Rischi? “Lì – continua il ricercatore – la pressione della colonna d’acqua sovrastante non permette ai gas di sprigionarsi in maniera violenta. Quindi non dobbiamo pensare ad esplosioni come siamo abituati a vedere nei vulcani sulla terra. L’unico meccanismo che può generare uno spostamento di acqua importante può essere una frana, che spinge la colonna d’acqua generando un’onda anomala”. 

Approfondisci