Nel lontano 1986, una sera di ottobre, un bambino di 11 anni veniva ucciso con un colpo di pistola in mezzo agli occhi. Si chiamava Claudio Domino e aveva appena finito di giocare a calcetto con gli amici del quartiere. Tra questi c’era Angelo Sicilia, che dal 2002 ha innovato la tradizione dei pupi siciliani trasformando i paladini di Francia negli eroi dell’antimafia.
Raccontare le storie di chi ha sacrificato la propria vita nella cruenta lotta contro le mafie con delle marionette di legno. È quanto ha realizzato Angelo Sicilia con i suoi pupi antimafia, vera e propria rivoluzione dell’opera dei pupi che vede i paladini di Francia trasformati negli eroi dell’antimafia.
Tutto ebbe inizio a casa Impastato dove Angelo Sicilia insieme a Felicia Impastato decide di raccontare la storia di Peppino nell’anniversario della sua morte.
Così, a cominciare dall’11 maggio 2002, quando venne messo in scena il primo spettacolo con protagonista proprio Peppino, i personaggi dell’antimafia, magistrati, sindacalisti, attivisti, donne che hanno fatto scelte coraggiose, hanno preso vita calcando i palcoscenici di tutta Italia, ma non solo.
Ecco la Compagnia Marionettistica popolare siciliana fondata da Sicilia dà vita alle gesta di personaggi come padre Pino Puglisi, Pio La Torre, Placido Rizzotto, Rosario Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il piccolo Giuseppe Di Matteo, Felicia Bartolotta Impastato e lo stesso Claudio Domino.