Fratelli d’Italia è stato commissariato in Sicilia. È “scivolato” Manlio Messina a Roma e di conseguenza anche quelli che lo avevano sostenuto.
Messina, che si è dimesso da vicecapogruppo del partito alla Camera, già traballava dallo scandalo mancette, dai soldi pubblici finiti alle associazioni di famiglia del deputato regionale Auteri.
Già quella di Auteri è stata una brutta figura che i vertici nazionali di Fratelli d’Italia non hanno propriamente apprezzato. E poi ci sono stati il caso SeeSicily, quello del sindaco di Avola accusato di chiedere soldi ai suoi assessori. E poi Pogliese, ex sindaco di Catania, da un po’ di tempo fa il deputato, senza incidere troppo sul territorio, e senza prendere posizione netta sui casi turistici.
E intanto il partito siciliano fa buon viso a cattivo gioco. Tutti hanno fatto gli auguri al commissario, Luca Sbardella, meloniano nordico della primissima ora, ma qualche sorriso è un po’ forzato.
Intanto Schifani sta a guardare da diretto interessato, che con Fratelli d’Italia braccio di ferro ne sta facendo molti, soprattutto quando ci sono di mezzo poltrone.
In questo momento la discussione è sulla nomina del direttore generale di Gesap, con Schifani che vorrebbe un nome fuori dalle logiche di partito. E la questione è calda e ha pure rovinato la tranquillità del presidente durante l’evento che vedeva insieme le città di Palermo e Milano.
Ci racconta tutto il dottor Lupo.
