All’Ars è polemica sulla nuova legge sul randagismo, che riesce nel difficile compito di mettere d’accordo tanto la maggioranza quanto l’opposizione nel bocciare il provvedimento, votato e approvato in commissione Salute, che tuttavia non approderà in Aula per il voto finale.
E questo grazie al contenuto della norma, che rivoluziona il sistema del volontariato e della trattazione degli animali randagi: niente più sterilizzazioni gratuite dei gatti di colonia, spariscono i cani di quartiere, che non potranno essere rimessi in libertà dai canili dopo la sterilizzazione, via le associazioni di volontariato dai canili e via libera alle strutture private, che saranno le uniche a potere accogliere gli animali, ovviamente sotto dovuto pagamento. E questa è solo una parte di quanto dice il testo.
E se la levata di scudi da parte delle associazioni, così come da parte delle opposizioni, era scontata, stavolta è arrivata la reprimenda da parte di ampie aree della maggioranza, da Marianna Caronia (Noi moderati), che promette battaglia in Aula, all’assessore al Benessere animale del comune di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, che proprio grazie alla collaborazione con le associazioni e al lavoro sul territorio, sta cercando di svuotare il più possibile un canile che accoglie qualcosa come 1200 nuovi cani all’anno.
Alla fine, dopo le polemiche, il disegno di legge è stato rimandato in commissione, dove verrà riscritto dopo un giusto confronto con associazioni, col garante dei diritti degli animali e con le figure attive nel settore.