A Palermo il robot che prova emozioni

di Roberto Zibibbo Raffa

Sviluppato nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università: “Opportunità per migliorare la qualità della vita”

29 Gennaio 2025

Immaginate un robot che non solo risponde ai comandi, ma che riesce anche a provare emozioni. Non è fantascienza, ma realtà: nel laboratorio di Robotica del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo è stato sviluppato un robot empatico capace di provare emozioni come rabbia, paura, felicità e serenità.

Questo risultato è frutto di modelli emotivi ispirati al comportamento umano, che consentono al robot di calcolare le emozioni in base al contesto, ad esempio, se la batteria è scarica, il robot si sente “triste”. Un passo avanti straordinario verso l’empatia artificiale.

Il progetto nasce dall’idea di rendere i dispositivi più affidabili e meno spaventosi per gli esseri umani, svelando i loro processi interni. Attraverso un “pensiero a voce alta”, simile a quello che gli studenti usano per memorizzare, il robot comunica perché agisce in un certo modo, aumentando la fiducia e il comfort di chi lo utilizza. Questo tipo di tecnologia potrebbe rivelarsi fondamentale in contesti di isolamento, fornendo supporto psicologico e creando un legame emotivo con le persone.

Ma un robot empatico può rappresentare un pericolo per l’umanità? La ricercatrice di Robotica e Intelligenza Artificiale Arianna Pipitone, nonché colei che ha guidato la ricerca, rassicura: “Qualsiasi azione compiuta da un’intelligenza artificiale dipende dalle intenzioni di chi la programma. Se l’obiettivo è promuovere inclusività e cura del prossimo, non c’è motivo di temere”. Piuttosto, questi dispositivi rappresentano un’opportunità unica per migliorare la qualità della vita, dimostrando che il futuro non è poi così lontano.

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