Non è solo simbolo di ritardi e di degrado, quel cantiere fermo al Foro Italico di Palermo è stato al centro delle cronache perché luogo in cui si è consumato un terribile stupro di gruppo di cui ha parlato tutta Italia. Il caso è quello della violenza sessuale su una ventenne da parte di sette giovani, che sono stati poi condannati.
Ma c’è finalmente un po’ di luce in fondo al tunnel, perché quell’area transennata a pochi metri dal mare e da Porta Felice a breve sarà di nuovo oggetto di un intervento. I lavori sono quelli del collettore fognario (lì infatti si trova una grande vasca) e dovrebbero partire a metà febbraio, realizzati dall’impresa che ha vinto l’appalto.
I fondi per quella porzione di opera, 4,3 milioni di euro, sono stati stanziati dal Comune sfruttando l’avanzo di bilancio 2024. Abbandonato per anni e incustodito, quel tratto di Foro Italico tornerà, dunque, ad essere un cantiere in attività. Ad oggi, come è possibile vedere dalle foto qui sotto, è solo emblema di degrado.
La grande opera
I lavori previsti e appena consegnati dal Comune sono quelli per il disinquinamento della fascia costiera, dall’Acquasanta al fiume Oreto e per l’adduzione dei reflui al depuratore di Acqua dei Corsari, attraverso il potenziamento del Sistema Cala. Riguarda circa 5 km di costa e a completare l’intervento sarà la Sostenia srl di Catania. Il completamento dell’opera alla Cala in principio era previsto nel 2016, ma fu oggetto di continui rinvii per motivi legati alla precedente ditta appaltatrice e al ritrovamento di resti umani durante gli scavi.