Sesta sconfitta stagionale, la seconda consecutiva nel girone di ritorno. Il Catania affonda al “Massimino” contro la Juventus Next-Gen: i bianconeri vincono 2-1 grazie ai gol di Afena-Gyan e Semedo con l’inutile rete di Lunetta a tempo scaduto a chiudere il match.
Ma il risultato è paradossalmente l’ultima cosa che conta. La crisi del Catania parte da lontano, fin dal caso fideiussione scoppiato nel bel mezzo dell’estate che ha azzerato il rapporto tra la piazza e la proprietà di Ross Pelligra. Il progetto si sta sgretolando passo dopo passo, con tecnico e squadra totalmente in balia della tempesta ed una sessione invernale di mercato che non decolla bloccata dagli esuberi conseguenza dei marchiani errori commessi nella scorsa stagione.
I tifosi rossazzurri si sentono traditi e rassegnati dinanzi all’ennesimo campionato anonimo firmato dalla compagine etnea. La rabbia è esplosa a fine partita, con la contestazione in via Ferrante Aporti di un centinaio di ultras radunatisi ad aspettare la squadra all’uscita dell’impianto. Una contestazione vera e propria, pacifica, ma che fotografa l’umore di una Catania che è stanca di vivacchiare in Serie C.
Il Catania, al momento, non c’è: i segnali di risveglio, purtroppo, non si vedono neanche in lontananza.