Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha sollevato l’attenzione sulle condizioni del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo. A differenza delle recenti visite ufficiali di esponenti del governo, durante le quali non era emersa alcuna criticità, Faraone ha scelto di recarsi sul posto senza preavviso, documentando una situazione che da tempo i cittadini palermitani denunciano con preoccupazione.
Al suo arrivo, le barelle affollavano i corridoi fin dall’ingresso e occupavano persino l’area monitor destinata al personale medico. L’afflusso di pazienti è costante, ma l’attesa per ricevere cure a volte è infinita.
“Pazienti che stanno lì, in quelle condizioni, anche per dieci giorni – commenta Faraone -. Ci hanno detto gli infermieri: ‘Non riusciamo a smistarli tra i reparti e le cliniche non sempre li prendono, soprattutto nei periodi in cui hanno esaurito il budget’. E poi il territorio non assorbe nulla, è una gara a dire ‘vai in ospedale’. Hanno tolto le stanze al pronto soccorso per darle al pronto soccorso pediatrico, ci spiegano, in una terribile guerra tra poveri. E presto ci sposteranno in un locale molto più piccolo di questo perché qui inizieranno dei lavori”, prosegue Faraone.
La colpa? “Intendiamoci: i medici e gli infermieri con quello che denunciamo oggi non c’entrano nulla. Anzi, possiamo solo ringraziarli, li abbiamo visti massacrarsi di lavoro in condizioni impossibili. Non c’entrano nulla col fatto che il pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo sia un vero e proprio lazzaretto”. E aggiunge: “Schifani ci spiega sempre che tutto va bene, che la nostra sanità funziona. Provi a fare lui quello che abbiamo fatto noi ieri mattina. Quel lazzaretto così com’è non lo riuscirebbe a gestire nemmeno Mandrake”.