Street art il triangolo della legalità a Paternò

Strade da seguire è un progetto della Fondazione Federico II. Galvagno: “Diamo ai giovani modelli e idoli positivi”

12 Novembre 2024

Tre murales per decorare le facciate di altrettanti palazzi popolari in via Massa Carrara a Paternò, che negli anni ’80, insieme ad Adrano e Biancavilla, costituiva il “triangolo della morte”. Basterebbe questo per spiegare cos’è Strade da seguire, il progetto della Fondazione Federico II che vuole rappresentare l’iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie celebrando i grandi eroi siciliani. In realtà, c’è stato e ci sarà anche tanto altro.

L’iniziativa è infatti appena partita con le tre opere inaugurate a Paternò: L’Ulivo Bianco, Piersanti Mattarella, nella quale compaiono dei ramoscelli di ulivo accanto al volto del presidente della Regione Siciliana ucciso nel 1980, realizzato dall’artista Ligama; Legalità, che raffigura una donna bendata che rappresenta la giustizia guidata da un falco che richiama nella fonetica il nome di Giovanni Falcone, realizzato da Alberto Ruce ed infine Quale futuro lasciamo ai nostri figli, che rappresenta un ragazzino con in mano un cuore di terra dalla quale crescono il fico d’india e il ficus, che rimanda all’albero Falcone, realizzato da Chiara Abramo.

Strade da seguire è un progetto fortemente voluto dal presidente dell’Ars e dellla Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno il quale, durante l’inaugurazione, ha spiegato come l’iniziativa si espanderà in tutta la Sicilia per creare una vera e propria via dell’arte e degli eroi. “È qualcosa di ambizioso – ha detto Galvagno – con una modalità attuativa che si pone anche l’obiettivo di creare una via dell’Arte e degli Eroi della nostra terra che diventi non solo portatrice di memoria e identità, ma anche opportunità turistica”.

Insomma, a livello culturale, l’obiettivo è chiaro: “Oggi si assiste a volte quasi ad una esaltazione dei boss mafiosi attraverso le serie televisive. Noi stiamo facendo esattamente il contrario. Proviamo a far sì che i giovani abbiano modelli e idoli positivi. Al contempo, attraverso l’arte rigeneriamo ed evidenziamo i luoghi in chiave culturale e turistica”. A noi siciliani l’onere di valorizzare tutto il resto.

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