L’imprenditoria siciliana si sta rinnovando, è piccola, artigiana, ma anche sempre più tecnologica e innovativa. Dopo l’estate, inoltre, la Sicilia è cresciuta economicamente e, allo stesso tempo, stanno aumentando le imprese non classificate che comprendono attività tecnologiche, digitali e green.
Al centro di questa crescita il settore delle costruzioni, nonostante la diminuzione dei bonus edilizi, e l’artigianato che da tempo è in crescita e che ha registrato risultati notevoli quest’estate.
“Da tempo Unioncamere Sicilia promuove gli investimenti in innovazione, nuove tecnologie, transizione ecologica e digitale – ha dichiarato Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia – e i dati ci stanno dando ragione. Innovazione, digitale, tecnologie ed economia circolare, infatti, contaminano virtuosamente il resto del tessuto produttivo stimolando i comparti tradizionali a preferire efficienza, qualità e sostenibilità. Questo si traduce in investimenti, aumento della produttività e maggiore contributo al Pil, anche grazie agli ingenti incentivi e agli strumenti finanziari agevolati messi a disposizione dal governo regionale, in particolare dall’Assessorato regionale Attività produttive e da Irfis-FinSicilia, in aggiunta al credito d’imposta Zes Sud che comincia a dare frutti. Tutto ciò, inevitabilmente, comporta una diversificazione dei settori e una conseguente riduzione del numero di imprese tradizionali a vantaggio di nuove produzioni innovative che offrono al mercato prodotti a più elevato valore aggiunto”.
Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia ha dichiarato: “Il boom dell’artigianato di qualità è il frutto anche di evoluzioni che spingono a diversificare, a spostare gli interessi da un comparto ad un altro”.