San Berillo, si fanno avanti altri imprenditori: che farà il Comune?

Il piano di riqualificazione del quartiere di Catania è approdato in Consiglio comunale. Tutto ruota attorno ai privati

21 Ottobre 2024

L’opposizione l’aspettava da mesi. La maggioranza non aveva ritenuto di firmare la richiesta di consiglio straordinario. Ma la seduta speciale su San Berillo è stato un’occasione utile per avere dall’amministrazione quegli aggiornamenti che la città attendeva di conoscere.

La ferita aperta da oltre 70 anni nel cuore della città rimane in una fase di stallo – il progetto Cucinella, figlio della convenzione del 2012 poi prorogata per altri dieci anni nel 2022, non si farà mai visto che non c’è l’interesse dei privati – ma stanno cambiando gli interlocutori. Il sindaco Enrico Trantino ha infatti confermato che le aree incompiute sono tornate nelle mani di Luca Parnasi, imprenditore romano che già le aveva detenute nel recente passato e che nell’aprile di quest’anno è stato condannato a due anni per corruzione dal Tribunale di Roma. Ma allo stesso tempo un nuovo gruppo imprenditoriale sarebbe interessato a rilevare le aree e si è già presentato all’amministrazione per illustrare in linea di massimo le proprie idee.  

“Vogliamo capire che intenzioni ha la giunta rispetto ai rapporti coi privati e che idea di sviluppo ha di tutta l’area”, esordisce il primo firmatario, il pentastellato Graziano Bonaccorsi.  Seguito a ruota da altri esponenti dell’opposizione. La collega di partito Gianina Ciancio ha contestualizzato l’intervento sul corso dei Martiri nel più ampio progetto di rigenerazione urbana che dovrebbe coinvolgere tutto il quartiere San Berillo. Interventi in parte finanziati dal Pnrr e i cui primi cantieri sono partiti in questi giorni in piazza Turi Ferro. “Pensare di trasformare questo quartiere in una bomboniera turistica senza il coinvolgimento di chi ci abita è sbagliato – incalza Ciancio – dopo aver chiuso i cantieri, cosa succederà?”. 

Punta sull’aspetto economico della vicenda il consigliere del Pd Maurizio Caserta: “Ci sono affari buoni e cattivi. Evidentemente questo è un affare cattivo per gli imprenditori privati, perché non genere dal loro punto di vista sufficienti profitti. Sindaco – è il suo appello – faccia diventare un affare per la città questa vicenda. Glielo dico dall’opposizione, se riuscirà a sbloccare questa situazione si garantirà il posto da sindaco per i prossimi 30 anni”. Ironia a cui Trantino replica col sorriso: “Lo farò presente a Roma quando chiederò le risorse necessarie”.  

Dai banchi della maggioranza tocca al capogruppo del Movimento per l’autonomia Orazio Grasso sottolineare che “se il privato è inadempiente, bisogna intervenire con forza”. Mentre il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Letterio Buceti taglia corto: “Questa seduta straordinaria è inutile, non capisco quali possano essere le domande che oggi si invocano a questa amministrazione rispetto a ciò che è stato effettuato o non è stato effettuato dal 1951 fino a oggi”.