Il nostro Roberto “Zibibbo”, insieme a suo fratello Davide “Sangria”, ha partecipato allo Sharper 2024 all’Università degli Studi di Palermo. L’evento, che si è rivelato un vero e proprio caleidoscopio di scoperte, ci ha lasciato affascinati dai prototipi, dai progetti innovativi e dalle numerose attività in programma. L’atmosfera era elettrizzante, con oltre 120 attività e più di 600 ricercatori impegnati a condividere il loro sapere attraverso simulatori, realtà virtuale, esperienze immersive, telescopi, microscopi e robot.
Tra i momenti salienti, spicca la presenza del rettore Massimo Midiri, che dopo aver provato un simulatore di Formula Uno, ha colto l’occasione per sottolineare il vero obiettivo della Notte dei Ricercatori: “In realtà è un modo per aprirci in maniera un po’ differente, molto informale, molto semplice al mondo dei ragazzi. Attraverso la divulgazione, avviciniamo i giovani al mondo dell’università e alla cultura in generale,” ha dichiarato. Queste parole risuonano con lo spirito dell’evento: rendere la ricerca accessibile e coinvolgente per tutti.
Dopo aver esplorato ogni angolo della manifestazione, dai buchi neri visti grazie al visore per la realtà virtuale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), fino alla suggestiva visita notturna alla Fossa della Garofala, illuminata soltanto da lanterne, Zibibbo e Sangria hanno concluso la serata con una sensazione di stupore.
Un tuffo nella scienza, il nostro viaggio nella notte dei ricercatori
Il nostro Roberto “Zibibbo” racconta i momento salienti dello Sharper 2024 all’università di Palermo
1 Ottobre 2024
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