In Sicilia il maltempo non dà tregua. Ed ecco che la Protezione civile regionale ha diramato l’allerta gialla per rischio temporali nelle province di Messina, Catania Siracusa e Ragusa. Anche oggi, infatti, si prevedono precipitazioni soprattutto nei settori ionici.
Intanto, è iniziata la conta dei danni dei temporali di sabato, arrivati dopo mesi di arsura e l’incubo siccità sempre più pressante. A patire le conseguenze più gravi è stata soprattutto la parte centro-orientale della Sicilia, dove tante strade sono rimaste bloccate, case allagate, aziende agricole in ginocchio.
A Licata, a causa dell’esondazione del fiume Salso che, nel massimo della piena, ha raggiunto otto metri d’altezza come non si era mai visto in queste ore si continua a spalare il fango.
Il sindaco Angelo Balsamo allarga le braccia: “Gli imprenditori sono disperati. Il mercato non si può bloccare, sarebbe una mazzata. Le aziende non hanno perso solo il prodotto, ossia peperoni, melanzane, zucchine, ma anche le serre, i tunnel e gli impianti all’avanguardia per risparmiare l’acqua nebulizzandola. Senza aiuti l’agricoltura potrà considerarsi morta”. La soluzione? Dichiarare subito lo stato di calamità naturale.
La furia del maltempo non ha risparmiato le province di Catania, Caltanissetta, Enna e Palermo, dove per ore l’aeroporto è rimasto chiuso per via degli allagamenti.