Appena nata Xenia Francesca Palazzo ha avuto una vasta emorragia cerebrale causata da una Cid (coagulazione intravasale disseminata), i medici dicevano che non sarebbe sopravvissuta o che comunque se fosse sopravvissuta sarebbe stata un vegetale, non avrebbe potuto né parlare, né camminare. Così sua mamma all’età di tre mesi la porta in piscina. Risulta la terapia più efficace e l’acqua le salva letteralmente la vita. Vedendo i risultati arriva pian piano all’agonismo.
“Il nuoto per me è stato da sempre una terapia perché grazie al nuoto sono riuscita diventare la persona che sono adesso. Ho avuto un’emorragia cerebrale incompatibile con la vita causata da Cid – dice Xenia a Dieci -. Dicevano ai miei che non sarei sopravvissuta e grazie alle terapie che faceva mia mamma, sia in casa che in acqua, nonostante tanti no e tanti scoraggiamenti che riceveva é andata sempre avanti ed eccomi qua: sto vivendo un sogno, grazie alle cose che sono riuscita a raggiungere poco a poco, non con facilità certamente, ma con tanta pazienza e tanto lavoro”, commenta la campionessa plurimedagliata.
Vincitrice di 36 medaglie internazionali, di cui 6 alle Paralimpiadi, 13 ai Mondiali e 17 agli Europei, a soli 26 anni l’atleta paralimpica palermitana, che oggi vive a Verona, fresca di oro alle ultime Paralimpiadi di Parigi, (dove ha vinto anche un bronzo nei 400 metri stile libero femminili S8) ci racconta le difficoltà che ha dovuto affrontare, le tappe della sua carriera, i traguardi raggiunti e le tante emozioni provate.