Quante volte abbiamo parlato di emergenza siccità in Sicilia? Troppe. L’estate è appena iniziata, ma ci sono territori sull’Isola in cui l’acqua è razionata già da febbraio. Un record. Dalle dighe siciliane, rispetto all’anno scorso hanno il 45 per cento di acqua in meno. Un vero e proprio dramma.
Ma è colpa solo del cambiamento climatico e delle mancate piogge? La risposta è decisamente no. Noi abbiamo in esclusiva la testimonianza di una insider, una persona che lavorando nel settore ci ha raccontato quello che per anni le amministrazioni locali non hanno fatto e per questo motivo ha preferito rimanere anonima.
Nel video ci racconta come le dighe siciliane manchino da sempre di un collaudo e che per questo motivo e per gli smottamenti che si sono susseguiti nel tempo, non possono contenere acqua per più di metà della loro capienza massima. Che non è neanche la vera metà, perché il fango sui fondali occupa sempre più spazio. E se come accaduto negli scorsi anni dovesse verificarsi una bomba d’acqua o un evento atmosferico particolare e la diga dovesse riempirsi oltre la soglia consentita? Viene attivato un sistema che prende l’acqua e … la butta. A mare. È successo a fine 2023 e nel 2022. Acqua persa che oggi, magari, avrebbe fatto comodo.
Di recente sono stati programmati degli interventi sulle dighe, che speriamo davvero possano essere concreti, perché negli anni passati di errori ne sono stati fatti e ci ritroviamo ancora qui con un problema vecchio di 50 anni. Ma questo lo lasciamo alle parole della nostra insider nel prossimo video.