A che punto sono i progetti per il Ponte sullo Stretto? Entro fine anno si aspetta il via libera al progetto definitivo, solo il primo step della fase progettuale. “A novembre, massimo dicembre il Cipess darà l’ok”, ha detto Valerio Mele, responsabile direzione tecnica Stretto di Messina spa. Il Cipess è il comitato interministeriale per la programmazione economica, che dà il via libera finale valutando la sostenibilità finanziaria dell’opera. Ma lo fa solo dopo che altri due organi, ministero dell’Ambiente e conferenza dei servizi dove siedono gli enti locali, si saranno espressi.
Al ministero dell’Ambiente è in corso la procedura per la Valutazione di impatto ambientale e in questo contesto i tecnici del dicastero guidato dal ministro Pichetto Fratin hanno richiesto 239 integrazioni al progetto definitivo presentato dalla Stretto di Messina. “Queste integrazioni saranno pronte entro settembre”, hanno precisato dalla società.
Ma ci sono altre raccomandazioni che invece non saranno verificate entro l’anno. Parliamo dei 68 punti elencati lo scorso 29 gennaio dal comitato scientifico della Stretto di Messina. “Alcune tra queste attività di approfondimento sono molto importanti”, ha spiegato Federico Mazzolani, professore emerito università Federico II di Napoli e tra i massimi esperti in Italia in Tecnica delle costruzioni, lo scorso 21 giugno durante il confronto con i tecnici della Stretto di Messina.
Mazzolani, insieme all’ex preside di Ingegneria di Palermo Santi Rizzo e all’ingegnere progettista di ponti in tutto il mondo Mario De Miranda, sono i firmatari delle osservazioni tecniche presentate dai comitati No Ponte al ministero dell’Ambiente per la Via. “Sono attività complesse – ha sottolineato De Miranda – prove e analisi dedicate a verificare la fattibilità del ponte. In assenza di risultati positivi per me la fattibilità non è verificata. Andrebbero fatte prima del progetto esecutivo”.
Ma così non sarà. Dalla società che deve realizzare il Ponte rispondono che la fattibilità dell’opera è già sicura e che di conseguenza “le 68 raccomandazioni saranno verificate solo a partire dal 2025, quando – ha detto l’ingegnere Mele – si procederà al progetto esecutivo e contemporaneamente partirà il programma anticipato di opere e servizi, le prime attività di cantiere propedeutiche al ponte vero e proprio. Ci vorranno una decina di mesi circa per la redazione del progetto esecutivo”.