Cateno De Luca che ne sarà dell'aspirante sindaco di Sicilia?

di dottor Lupo

La stella del leader di Sud chiama Nord non brilla più come due anni e mezzo fa. E il suo movimento perde pezzi

25 Luglio 2024

Era Scateno e ne aveva per tutti. Per poco non gli riuscì il colpaccio di diventare sindaco di Sicilia, come diceva lui. Il suo sogno s’è infranto davanti alla corazzata del centrodestra che pur fra liti e scaramucce è riuscita a stringersi attorno a Renato Schifani, che ora si gode la scena da leader di Forza Italia e sempre più saldo al comando della Regione. Perché la stella di Cateno De Luca non brilla più come due anni e mezzo fa. Anzi. Il clima attorno a lui è grigio.

L’uomo che riempiva le piazze e i social con le sue dirette ha deciso di cambiare strategia. Troppo cocenti i flop rimediati prima con le suppletive di Monza per il Senato rimediando un magro bottino e poi con l’azzardo delle europee dove la lista Libertà, con tanto di capitano Ultimo tra i comandanti della sgangherata truppa, ha racimolato poco più dell’1%. Un fallimento per chi voleva un’Europa più vicina ai cittadini e un passaggio a vuoto al quale De Luca non è rimasto indifferente.

Nel suo movimento tira un’aria pesante: il leader ha alzato la voce contro chi non si è impegnato nelle campagne elettorali, galleggiando alle sue spalle e sta avviando una specie di repulisti; altri lo stanno mollando poco alla volta. Ludovico Balsamo è l’ultimo deputato regionale ad avere fatto le valigie, rientrando nella casa originaria, l’Mpa di Raffaele Lombardo. Prima di lui Sud chiama Nord aveva perso all’Ars tre deputati: Salvatore Geraci, andato alla Lega; Alessandro De Leo passato al gruppo Misto, Salvatore Giuffrida che subito dopo essere subentrato all’Ars a Davide Vasta, decaduto per ineleggibilità, s’è accasato nella Dc di Totò Cuffaro. In due anni e mezzo De Luca è passato da 8 a 4 parlamentari, ha perso Dafne Musolino che dopo l’elezione a Roma ha scelto Renzi e ora deve fare i conti con un malessere interno. Si parla addirittura di dissidi con Federico Basile, sindaco a Messina, che grazie a De Luca vinse a sorpresa le comunali contro il centrodestra unito. Sta tirando il fiato l’uomo delle competizioni, pensa a concentrarsi di più sugli affari dell’Ars e su Taormina per cercare di risalire la china senza abbandonare l’ambizione di riprovare a fine legislatura a diventare sindaco di Sicilia, PD e M5s permettendo. A me che non si aprano scenari nuovi da qui ai prossimi 36 mesi, nel laboratorio Sicilia nulla è impossibile.

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