I dati siciliani non sono ancora al passo con quelli del Nord, ma un passo avanti nell’occupazione dei neolaureati è stato fatto. La conferma arriva dai dati contenuti nel XXVI Rapporto su profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati elaborato dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea.
A Palermo si registra una leggera crescita rispetto allo scorso anno del tasso di occupazione dei laureati sia a un anno dal conferimento dal titolo (71,3%; 70,2% nel 2023) che a cinque anni (85,7%; 84,6% nel 2023).
A Catania il dato è leggermente inferiore a un anno dalla laurea ma è superiore a cinque anni dal titolo conseguito. I dati registrati nelle due principali città siciliane sono inferiore alla media italiana, ma in piccola misura come è possibile notare dalle foto.
Soddisfatto Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo. “Con grande orgoglio rileviamo inoltre che il 90,8% dei nostri laureati valuta molto positivamente l’esperienza universitaria – prosegue Midiri -, l’88,5% ritiene soddisfacente il rapporto con i docenti e l’84% considera adeguato il carico di studio, sottolineando il valore di tutti gli sforzi fatti per offrire ai nostri studenti una solidissima base di formazione e l’opportunità di un futuro professionale all’altezza delle loro conoscenze, competenze e aspettative”.
E ancora: “Altro dato molto rilevante riguarda l’alta percentuale di laureati che ritengono il titolo conseguito a UniPa molto efficace nell’ambito lavorativo, che riguarda il 78% a un anno dalla laurea (quasi 9 punti in più rispetto alla media nazionale) e l’83,3% a cinque anni (quasi 8 punti in più rispetto alla media nazionale)”.
A Catania l’88% dei laureati è soddisfatto del rapporto con i propri professori, l’82,2% ritiene il carico di studio affrontato adeguato alla durata del corso, l’82,7% considera adeguate le aule messe a disposizione dall’Ateneo. Più in generale, il 90,7% dei neo-dottori catanesi si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
Il report annuale ha analizzato complessivamente le performance formative di circa 300 mila laureati del 2023 di 78 università italiane – 163 mila di primo livello, 102 mila dei percorsi magistrali biennali e 31 mila a ciclo unico -, raccogliendo la loro opinione per ricavare un indice di soddisfazione per l’esperienza universitaria appena conclusa.
Foto di copertina di Antonio Melita.