È quasi estate e fa caldo, non è una novità. Ma se l’acqua del mare vi sembra ancora troppo fredda, ricordatevi che a Palermo c’è sempre l’alternativa del parco della Favorita. Frescura assicurata, natura, storia, arte, bellezza: tutte caratteristiche che troviamo condensate nel protagonista del video di oggi: il patriarca della Favorita.
Non stiamo parlando di una persona, ma di un albero, quello che nella segnaletica viene chiamato – forse con un po’ troppa approssimazione – ulivo millenario. Si trova poco distante dalla Palazzina Cinese e si raggiunge abbastanza facilmente, costeggiando l’antica torre dell’acqua e la splendida fontana di Ercole, tra boschi e agrumeti, lungo un vialetto segnato dall’immancabile sistema di irrigazione borbonico e superate le fronde di alberi più alti, compare lui.
Difficile da scorgere, all’inizio. Pensate che è stato scoperto solo nel 2012, prima era confinato dietro una recinzione fatta da alcuni abusivi che si erano appropriati di questo fazzoletto di parco. Stimare la sua età è praticamente impossibile, il suo tronco, largo più di undici metri è cavo all’interno e non permette di fare indagini precise.
Di certo c’è che ha diverse centinaia di anni e che nonostante ciò è un ulivo ancora produttivo. Non è nato dunque per caso, è stato piantato qui quando Palermo era ancora una città lontana. I suoi rami hanno visto passare un numero imprecisato di dominazioni, spagnoli, francesi, forse anche arabi, Il suo tronco è sopravvissuto indenne a due guerre mondiali, le sue fronde hanno dato riparo a re e contadini, conquistatori e runner. E se sarete cortesi, di sicuro lo daranno anche a voi