“Lo so da tempo che in questa piazza per me non c’è più posto, me ne andrò. Lo avevo già deciso prima dell’isola pedonale”. L’elettrauto di piazza Federico di Svevia a Catania non intende fare polemica, non protesta neanche. È un misto tra rassegnazione e lucida razionalità. “Questo posto è destinato a diventare turistico e un elettrauto con le macchine sulla strada qui non ci può stare”.
La pedonalizzazione della piazza del castello Ursino è partita domenica 16 giugno. E dopo la prima settimana i commercianti sono sul piede di guerra più di prima. I ristoratori lamentano un calo drastico dei clienti, “perché da noi vengono soprattutto i catanesi, non i turisti – dicono – e i catanesi vogliono venire in auto”. Vizio antico, esasperato da un sistema di trasporto pubblico insufficiente. Risultato? Catania è la città d’Italia con il più alto rapporto tra residenti e vetture.
Nel pomeriggio di un giorno feriale – tra le 17 e le 19 – la piazza appare poco frequentata. Pochi turisti, qualche bambino che gioca a pallone approfittando dell’assenza delle auto. Più viva la parte a sinistra del Castello, quella dove ci sono il chiosco e l’associazione Gammazita. Il compromesso tra volontà dell’amministrazione e richieste dei commercianti ha portato a non chiudere in maniera permanente questo lato della piazza, ma solo a partire dalle 19 e nei festivi. A pesare è stata anche la presenza di una scuola.
Ma nell’area pedonale h24 insistono attività che poco o nulla hanno di turistico: un carrozziere, una bottega del sale, un negozio per pc, un meccanico. E se l’elettrauto ha tratto le sue conclusioni decidendo di trasferirsi, il carrozziere – la cui attività non dà direttamente sulla piazza, ma è ben nascosta in un cortile interno – non intende muoversi. “Sono qui da 50 anni, ho fatto sacrifici e mi sposto da qui solo se mi vengono a prendere i carabinieri – sentenzia –. Il sindaco dice che io e altri siamo sacrificabili, ha sbagliato di grosso. Io mi sacrifico solo per la mia famiglia”.
Altro nodo è quello dei parcheggi. Il Comune ha annunciato l’attivazione di circa 400 posti auto per parcheggiare nelle zone limitrofe (via Zurria, piazza Borsellino, via Plebiscito, piazza Vaccarini e l’area resa disponibile dall’Autorità Portuale con 190 posti aggiuntivi). Inoltre, l’AMTS dovrebbe garantire nelle ore serali un bus navetta per collegare il parcheggio R1 di via Plebiscito e la limitrofa piazza Vaccarini (79 stalli) con piazza Federico di Svevia. “Ma io di autobus non ne ho visti finora”, lamenta un ristoratore. “Nei weekend meglio non prendere proprio l’auto – aggiunge una residente – perché poi trovare un posto è impossibile”. Voce fuori dal coro una signora che ama passeggiare nella piazza. “Sono felice – dice – di vedere quest’area pedonale, ho sempre pensato che meritava questo”.