Primo giro di boa per le multe ai deputati assenteisti all’Assemblea regionale siciliana. L’ufficio della ragioneria ha appena fatto i conti al centesimo calcolando gli assenti e predisponendo gli addebiti nell’indennità erogate nel mese di maggio, prima applicazione del nuovo regolamento votato all’unanimità dal Consiglio di presidenza ed entrato in vigore nel giorno della festa dei lavoratori.
La multa è di 180 euro per ogni assenza durante il voto in aula, inoltre ogni deputato può chiedere un solo congedo al mese e non più due; e 180 euro al mese, fino a un massimo di 540 euro mensili, è la sanzione per gli onorevoli che si assentano durante le votazioni nelle commissioni parlamentari.
Di ufficiale non trapela nulla per motivi di privacy ma sulla base dei fogli di presenza a sala d’Ercole nelle giornate in cui si è votato fare il calcolo non è difficile. Sono quattro le sedute parlamentari monitorate dagli uffici: due effettuate il 7 maggio, le altre l’8 e il 15 maggio. Poi i lavori sono stati sospesi per le elezioni europee.
In totale, i parlamentari multati sono dieci, chi per un’assenza e chi per due o tre assenze: Michele Mancuso (Fi), Riccardo Gennuso (Fi), Carlo Auteri (FdI), Ludovico Balsamo (ScN), Nicola D’Agostino (Fi), Salvo Geraci (Lega), Bernardette Grasso (Fi), Marco Intravaia (ha lasciato FdI), Margherita La Rocca Ruvolo (Fi) e Calogero Leanza (Pd). Ma a quest’elenco dovrebbe essere stato aggiunto dagli uffici qualche altro onorevole per i troppi congedi accumulati; come Luca Sammartino (Lega), in congedo consecutivo per le quattro sedute ma col nuovo regolamento poteva farne richiesta solo una volta: dunque dovrebbe avere ricevuto una multa di 540 euro. Anche Cateno De Luca (ScN) ha quattro congedi, ma per tre delle quattro sedute era in malattia, in quei giorni era ricoverato in ospedale. Il totale delle multe ammonta a circa 3 mila euro.
In realtà i parlamentari assenti in ognuna delle quattro sedute erano molti di più: 15 e 29 nella doppia seduta parlamentare del 7 maggio, 17 in quella del giorno successivo e 37 nella giornata del 15 maggio. I numeri sembrano non tornare. In realtà non è così. Perché 37 parlamentari, per regolamento, vengono considerati sempre presenti anche se assenti. Si tratta dei 10 componenti del Consiglio di presidenza, dei nove presidenti di commissione, dei nove capigruppo e dei dieci deputati che siedono nella giunta di governo, per quest’ultimi le sanzioni sono stabilite dalla Regione in base alla legge 1/2014.
