I ricci di mare stanno scomparendo. E non è una considerazione fatta con troppa leggerezza, ma un vero e proprio allarme. Un problema che è stato affrontato anche a livello politico, ma le soluzioni trovate con grande fatica potrebbero non essere sufficienti.
In questo momento in Sicilia è attivo il fermo biologico imposto dalla Regione, ma durerà solo fino a fine giugno, troppo poco per essere efficace, tanto che alcune regioni come Puglia e Sardegna già da tempo hanno varato uno stop alla pesca dei ricci di tre anni.
E tre anni è il tempo di stop alla pesca che auspica Paola Gianguzza, docente dell’università di Palermo, che ha a lungo studiato i ricci di mare, grazie anche a un progetto della Regione, che ha potuto documentare come questa specie sia in forte diminuzione anche nelle aree protette. Colpa della pesca sconsiderata, anche illegale, certo, ma pure del cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature e altri fattori che complicano la riproduzione.