È una delle serie più costose della storia della televisione, ma anche una delle più amate che per sei stagioni ha tenuto i telespettatori incollati allo schermo. Lost è nata in America dall’estro creativo di J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber ed è andata in onda dal 2004 al 2010.
Serie tv, di che parla Lost?
Lo sceneggiato racconta delle vicende dei passeggeri dell’aereo 815 Oceanic Airlines, in volo da Sidney a Los Angeles, precipitato su un’isola apparentemente deserta. Sono soltanto 48 i sopravvissuti alla tragedia e, si scoprirà, che ognuno nasconde un segreto.
La serie è caratterizzata dalla presenza di elementi filosofici, scientifici, religiosi e mitologici in uno sfondo soprannaturale. Tutto, anche l’aspetto più inquietante, come può essere il Fumo Nero, viene messo in scena come parte di un tutto assolutamente materiale, concreto, realistico. Vincitrice di plurimi premi tra cui un Emmy per la miglior serie drammatica nel 2005 e un Golden Globe nella stessa categoria nel 2006, è presto diventata una delle serie trainanti per quelle successive.
Lost, tra le serie più costose
Considerata una delle produzioni più costose di sempre, Lost è stato girato interamente nell’isola hawaiana di Oahu. L’episodio pilota arrivò a costare infatti 12 milioni di dollari. Nonostante la fama e il seguito che la serie è riuscita ad ottenere, i fan si sono divisi a metà quando l’ultima puntata è andata in onda. Sì, perché tra dimensioni parallele e filtri sfocati non si capisce più nulla. È il motivo per cui il suo finale “più spirituale e metaforico” giunto dopo ben sei stagioni ha lasciato gli spettatori di stucco e con alcune domande senza risposta.
Questo però deriva da una delle regole principali dei primi anni 2000: gli show vanno “spremuti” fino a che fanno ascolto. Le sofferenze e i patimenti degli autori nel raggiungere l’agognato ultimo episodio sono ormai celebri. La serie si chiude infatti con tanta amarezza che, nel bene e nel male, ha segnato il futuro che stiamo vivendo.
