Maria Falcone: "Niente cortei? Vogliamo evitare scontri"

La sorella del giudice ucciso dalla mafia: “No a bandiere e strumentalizzazioni”. Ecco il programma della giornata

17 Maggio 2024

“Non faremo cortei, vogliamo evitare bandiere e strumentalizzazioni”. A parlare è Maria Falcone, la sorella del giudice ucciso dalla mafia nel 1992. È lei a capo della Fondazione che ogni anno organizza le attività per le commemorazioni del 23 maggio. “Ognuno potrà andare all’albero in maniera indipendente – ha detto – ma soprattutto pacificamente all’appuntamento fissato per le 17”. Non ammette contestazioni e scontri Maria Falcone: “Non sono ammissibili nel giorno del ricordo di chi ha dato la vita per fare il bene di tutti”.

Gli scontri dell’anno scorso

Parole che potrebbero sollevare più di una polemica quelle della Falcone, a pochi giorni dalle prossime commemorazioni del 23 maggio a 32 anni dalla strage di Capaci. Se le attività che si svolgevano in aula bunker sono state annullate per i lavori in corso, la mancata organizzazione dello storico corteo è da attribuire quindi ai precedenti dell’anno scorso, quando la “contromanifestazione” organizzata da studenti e sindacati era sfociata in scontri aperti con le forze dell’ordine. Per evitare che si ripetano, la Fondazione ha posto l’alt.

La polemica sul concorso

E in merito all’altro tema caldo che sta investendo la prossima giornata del 23 maggio, le polemiche sul concorso a preside indetto dal ministero dell’Istruzione e del merito proprio in quella data, Maria Falcone parla chiaro: “Il ministero sposti il concorso”. E aggiunge: “Nello stesso giorno in cui a Palermo gli studenti di tutto il Paese, istituzioni internazionali, il mondo del lavoro e delle imprese saranno accanto alla Fondazione Falcone, qualche cieco burocrate del Ministero dell’Istruzione ha ignorato l’importanza che per l’Italia intera rappresenta la data del 23 maggio e la volontà di tutto il mondo della scuola di partecipare alle celebrazioni. Affermare che solo 2mila docenti siciliani su un totale di 24mila non potranno partecipare – continua – è una imperdonabile leggerezza. Ringrazio tutti coloro i quali si sono sollevati davanti a questo atto di distrazione”

Un tema sul quale anche i sindacati locali, presidi e professori siciliani non hanno taciuto, comunicando apertamente tutta la loro indignazione: “Sembra che non ci sia più la stessa attenzione, che si stia perdendo la voglia”. Non è di questo avviso Falcone: “Non permetterò che si dimentichi, finché sarò in vita – ha detto – Ma visto che nessuno è eterno, il museo di palazzo Jung sarà lì a ricordare e far da faro per tutti”.

Il programma delle commemorazioni

Intanto oggi è stato diffuso il programma ufficiale delle attività che si svolgeranno il prossimo 23 maggio:

  • alle 10 diretta Rai da Palazzo Jung, in via Lincoln 72, per la presentazione in anteprima del Museo del presente. Interverrano il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il Sindaco della Città Metropolitana e della Città di Palermo Roberto Lagalla, della Provincia Autonoma di Bolzano il Vice Presidente Daniel Alfreider, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, la console Generale Tracy Roberts-Pounds con Louis J. Freeh, già Direttore Generale dell’FBI e amico di Giovanni Falcone.
  • dalle ore 13 alle ore 17.58 sarà possibile visitare gli spazi rigenerati della Galleria del presente e della Biblioteca Blu
  • dalle ore 17 alle ore 17.58 concentramento di commemorazione civile nei pressi dell’Albero Falcone, in via Notarbartolo
  • alle ore 19, in forma privata, sarà celebrata la messa di suffragio nella Basilica Metropolitana di San Domenico in memoria delle vittime della strage di Capaci.
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