Il problema dei 3 corpi è una delle serie Netflix più viste degli ultimi tempi. È tratta dal primo romanzo della trilogia Memoria del passato della Terra di Liu Cixin. La serie descrive un passato, un presente e un futuro immaginari nei quali la Terra entra in contatto con una civiltà aliena. La serie è firmata da David Benioff, D. B. Weiss e Alexander Woo (gli stessi di Game of Thrones che forse perdoniamo per l’ultima stagione, forse).
Il genere è hard Sci-Fi, si compone di una sola stagione (per adesso) di otto episodi e metaforicamente si divide in tre fasi. La prima parte è interessante e realistica, in cui si parla effettivamente di un sistema a tre corpi (tre punti materiali che si muovono nello spazio che subiscono un’attrazione gravitazionale. Fissate le loro condizioni iniziali, si tratta di determinarne il moto). La seconda ha talmente tanti buchi di trama da assomigliare ad un groviera svizzero. L’ultima coincide con l’ultimo episodio nel quale o piangi o partecipi al più antico sport del mondo: il lancio del telecomando.
I protagonisti sono cinque cervelloni, accompagnati da diverse figure, tra donne asiatiche e poliziotti burberi… asiatici. Come dicevo prima, la serie è incentrata sul contatto con un’altra forma di vita (aliena), che nel corso della serie si palesa agli umani, ma mai per davvero. Durante questo metaforico cammino di Santiago di otto episodi si dipana una trama interessante sotto diversi aspetti. La storia va dalla Rivoluzione Culturale degli anni ‘60 in Cina alle strade odierne di Oxford, anche se l’autore ha dato il suo nulla osta per apportare diversi cambiamenti chiave rispetto al romanzo che includevano spostamenti cronologici, modifiche ai personaggi, aggiunte e l’ambientazione della storia attuale principalmente nel Regno Unito.
In ogni caso la serie è da vedere nonostante le diverse defaiance. É ambiziosa e questo va premiato anche perché tra i produttori esecutivi, ci sono Brad Pitt (attraverso la sua casa di produzione, Plan B), Rosamund Pike e il Rian Johnson di Glass onion, che ha diretto Star Wars – Gli ultimi Jedi.