Il 25 aprile non sarà soltanto l’occasione per parlare dei valori della Costituzione, di libertà e di democrazia, ma sarà anche il giorno in cui la Cgil raccoglierà firme per quattro referendum nelle principali piazze siciliane. L’iniziativa riguarderà anche il resto d’Italia.
Due sono i quesiti sui licenziamenti illegittimi, un altro riguarda la sicurezza dei lavoratori negli appalti con la responsabilità del committente, il quarto è contro la liberalizzazione dei contratti a termine che, per la Cgil devono essere legati alle causali. A Palermo ci sarà un banchetto in piazza Verdi (di fronte al Teatro Massimo).
Una mobilitazione dell’intero sindacato: “Vogliamo ridare valore al lavoro”, afferma il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino. Previste più di 500 mila firme entro l’estate.
“Nostro obiettivo è ridare valore al lavoro, combattere lo sfruttamento delle persone e la precarietà, assicurarne i diritti quale anche strada per assicurare la democrazia e la libertà messi oggi a rischio da un modello di impresa sbagliato e da politiche di governo di stampo autoritario – aggiunge Mannino -. In una regione come la Sicilia lo sfruttamento del lavoro e la precarietà, che non consentono a chi lavora una vita dignitosa e prospettive per il futuro, sono molto diffusi e vanno a maggior ragione combattuti anche perché, come è dimostrato non producono sviluppo”.
