Una delle produzioni più popolari degli anni ’90 è proprio Beverly Hill’s 90210, una serie televisiva trasmessa negli Stati Uniti tra il 1990 ed il 2000, creata dai produttori Aaron Spelling e Darren Star. È il primo vero “teen drama” della storia della televisione che racconta di adolescenti alle prese con problematiche delicate come droga, Aids, sesso e alcolismo e segue le vicende di un gruppo dell’alta borghesia.
Per molti è diventato un cult generazionale ma non per tutti: è esistita anche una parte di spettatori per i quali era emblema di vacuità. Per la serie trentenni che si fingono adolescenti, il cast va da Jason Priestley a Jennie Garth, Luke Perry, Brian Austin Green e Tori Spelling (menzione alla figlia del produttore Aaron, emblema del nepotismo).
Beverly Hills 90210 vive di una doppia moralità. Se da un lato c’è Brandon (Jason Priestley), puro e giustissimo, dall’altro c’è la sorella gemella Brenda (Shannen Doherty), ribelle, che non segue la massa, indipendente nonché l’unica che riesce a tenere testa al ribelle Dylan.
Tacciata di essere una facile (la presunta gravidanza e i litigi con Kelly per conquistare Dylan probabilmente hanno agevolato la fama), come andrebbe giudicato allora il fratello Brandon con le sue relazioni con centinaia di ragazze? Mandata all’estero a studiare e dunque scomparsa dalla serie, si è poi saputo che Shannen Doherty fu cacciata dal set per il suo caratteraccio. E svanì l’unico personaggio degno di approfondimento.