Il Reddito di libertà è una misura creata per dare un aiuto economico di 400 euro al mese per 12 mesi a donne vittime di violenza e in difficoltà economiche. L’obiettivo è quello di favorire l’indipendenza economica, l’emancipazione e i percorsi di autonomia per le donne che si trovano in condizioni di povertà, anche a seguito degli effetti devastanti del Covid. Ma in Sicilia sono ancora poche le domande.
La misura è stata confermata a più riprese dal dopo pandemia sino ad oggi. La Legge di Bilancio 2024 ha reso la misura strutturale, stanziando 10 milioni di euro. Tra le novità anche il bonus assunzioni la cui dotazione viene aumentata di 6 milioni per il 2024. I datori di lavoro che assumono donne in condizioni di povertà, inoltre, possono beneficiare di un esonero contributivo totale per un valore massimo di 8.000 euro all’anno e per una durata che arriva fino a 24 mesi.
A fare il punto sul Reddito di libertà è l’assessore regionale alle Politiche sociali e alla famiglia Nuccia Albano: “È un percorso di affrancamento. La donna oltre i fondi può anche contare sul supporto delle istituzioni per fare dei corsi di formazione per avere più risorse”. Se si guardano i dati, soltanto 23 donne hanno aderito allo scorso bando: “In Sicilia sappiamo che le donne sono soggiogate dalla figura maschile. Bisogna denunciare, anche se si è a conoscenza di un atto di violenza. Non si deve essere complici di un reato”.
I requisiti
Il reddito, che si può ottenere partecipando a un bando, può essere richiesto dalle donne vittime di violenza, sole o con figli minori a carico, già seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali locali. È necessario essere cittadini italiani o con cittadinanza europea. Ogni mensilità viene erogata tramite le amministrazioni regionali dopo l’ok dell’Inps, ma il pagamento avviene solo fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Come fare domanda
La domanda va fatta nella regione di residenza o in quella di domicilio, attraverso gli appositi sportelli comunali. Le domande non ammesse per insufficienza di budget potranno essere oggetto di accoglimento in un momento successivo, in caso di respingimento di domande già presentate.