E se nel mondo delle imprese il Sud battesse il Nord? Sembra difficile crederlo, ma se analizziamo i dati sulle aziende nate negli ultimi dieci anni, emerge che a fronte di una vera e propria emorragia che coinvolge le regioni centrali e soprattutto settentrionali dell’Italia, c’è un incremento che riguarda il meridione, trainato soprattutto da settori come l’edilizia e la ristorazione.
I dati, estratti dal Registro imprese da Infocamere per Il Sole 24 Ore, dicono che dal 2013 al 2023 il Paese ha perso complessivamente oltre 100 mila imprese, nonostante al Sud il numero delle aziende registrate sia cresciuto del 3,2 per cento.
Nuove imprese, quali i settori trainanti al Sud?
L’andamento crescente del numero delle imprese nel meridione negli ultimi dieci anni è stato possibile grazie all’aumento delle aziende in alcuni settori chiave come l’edilizia, la ristorazione e i servizi di alloggio.
Nel campo delle costruzioni ci sono oltre 8 mila imprese in più rispetto al 2023 contro le quasi 33 mila in meno del Nord. I ristoranti sono aumentati di oltre 20 mila unità, le strutture ricettive di oltre 10 mila, segnando una crescita del 25,4%, oltre il doppio dell’incremento italiano.
Anche le attività immobiliari sono state protagonista di un vero e proprio boom negli ultimi dieci anni, così come l’industria alimentare e delle bevande. Crolla invece il settore manifatturiero.
Che succede in Sicilia?
Nella top 20 delle province italiane dove il numero di imprese registrate è aumentato di più, sono ben cinque le siciliane.
La prima è Ragusa (undicesima della classifica italiana) con +5,9%, a seguire, Palermo, Messina, Catania e Siracusa. Al vertice della top 20 c’è Nuoro (+13,3%), sul podio anche Napoli e Caserta.
Come si spiega il boom delle nuove imprese al Sud?
Le misure di sostegno hanno agevolato la nascita di nuove realtà imprenditoriali al Sud. Tra queste, assume un ruolo di primo piano il credito d’imposta stabilito dall’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Un’altra grande spinta per il Mezzogiorno è stata la misura Resto al Sud, gestita da Invitalia. Hanno accesso ai benefici i soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni che, al momento della presentazione della domanda, siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o trasferiscano lì la residenza nei 60 giorni successivi alla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria.
E intano il Sud attende anche i decreti attuativi che daranno piena operatività alla Zes unica nel Mezzogiorno.