Terra unica per posizione e microclimi, la Sicilia vanta una notevole quantità di prodotti alimentari di eccellenza. Seconda solo al Veneto nella classifica nazionale dei prodotti di qualità, l’Isola si attesta sui mercati internazionali non solo per l’eccellenza dei suoi prodotti, ma anche per la loro varietà. Lo certifica uno studio di Confartigianato sull’artigianato alimentare e le eccellenze del food made in Sicilia.
Made in Sicily, tra DOP e IGP
Ben 36 i prodotti alimentari siciliani di qualità riconosciuti dall’Unione europea mediante i marchi Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta).
Il marchio Dop contrassegna un prodotto agricolo alimentare le cui caratteristiche e la qualità sono derivanti esclusivamente dall’ambiente geografico in cui viene prodotto. È inoltre una garanzia per il consumatore, che può acquistare un prodotto con precise caratteristiche contenute nel cosiddetto disciplinare, ovvero il regolamento che i produttori devono seguire.
Cosa contraddistingue invece il marchio Igp? Almeno una tra le fasi della lavorazione deve avvenire nella zona geografica indicata, ma non tutte devono necessariamente svolgersi nell’area.
In Sicilia i prodotti Dop, venti, vanno dai formaggi come il pecorino, il ragusano e la vastedda del Belice all’olio extravergine di oliva, passando per la frutta come il ficodindia dell’Etna e l’arancia di Ribera fino ai cereali come il pistacchio verde di Bronte. Sedici invece i prodotti Igp tra cui il cioccolato di Modica, unico al mondo per lavorazione.
Una ricchezza di oltre 200 prodotti
La ricchezza del nostro territorio si declina anche in oltre 200 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Spiccano tra questi, le paste fresche e i prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria pari al 33,7% del totale, seguiti da prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, pari al 29,7% del totale e dai prodotti della gastronomia, pari al 13,3% del totale.
Made in Sicily, gli addetti al settore
Una simile varietà e ricchezza del territorio si riflette nell’elevato peso degli addetti del settore alimentari, bevande e ristorazione sul totale dell’economia, cosa che fa piazzare la Sicilia al secondo posto dopo la Sardegna. Inoltre tra le prime 5 province a livello nazionale per più alte incidenze degli addetti nei settori in esame sul totale economia figurano: Trapani (4,1%) e Agrigento (4,1%), entrambe al 4° posto, ed Enna (4,0%), al 5°.
L’export del made in Sicily
Nel 2023, il made in Sicily esportato ammonta a 932 milioni di euro pari al 6,4% dell’export manifatturiero. A livello provinciale le esportazioni di questi prodotti rappresentano oltre la metà dell’export totale manifatturiero ad Agrigento (54,8%) e Ragusa (53%).
Ragusa, che contribuisce al 22,6% dell’export regionale di alimentari e bevande, figura anche tra le prime 34 province italiane con maggior peso dell’export di alimentari e bevande sul valore aggiunto (4,2% vs 3,5% media nazionale).
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