“Chi è innamorato sa cosa vuol dire abbracciare una persona. E quando questo avviene si annulla tutto”. L’abbraccio è quello di Giulia Cecchettin la cui immagine è comparsa nel pieno centro di Milano, avvolta in un cappotto rosso, il colore simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, mentre dolcemente si stringe a sé e lascia intravvedere un messaggio sulla tasca: «Volevo solo scomparire in un abbraccio».
È il murale di Fabio Ingrassia, artista siciliano che ha voluto dedicare quest’opera alla memoria della giovane veneta, vittima di femminicidio, assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta.
L’opera è stata realizzata in via Sanata Radegonda, a due passi dal Duomo, e quel sorriso raffigurato in volto non ha lasciato i passanti indifferenti. “I miei lavori sono lo specchio delle mie emozioni. Quando qualcosa mi tocca profondamente la trasformo in immagine”. Così l’artista Ingrassia racconta come è nata l’idea di realizzare un murale che ha come obiettivo quello di condannare la violenza di un gesto disumano e sensibilizzare un Paese intero su un argomento così delicato.
L’artista marsalese ha pubblicato sulle sue pagine social il making off dell’opera: “Guariremo forse un giorno dall’essere… esseri umani❤️”, scrive a corredo.